di Michele Pizzillo
E’ un libro dai grandi numeri Vitae, la guida dei vini dell’Associazione italiana sommelier che sarà presentata a Milano (The Mall), sabato 21 ottobre.
Infatti, questa quarta edizione sottolinea il grande lavoro che c’è attorno ad ogni bottiglia, ad ogni calice, ad ogni sorso dei moltissimi vini raccontati all’interno del volume che, probabilmente, supererà la 2.000 pagine (l’anno scorso erano 2.039), visto che la pubblicazione è un’opera di selezione che ha visto impegnato gli autori ad un esame certosino di quasi 30.000 vini, tutti degustati rigorosamente alla cieca da commissioni di degustatori composti dai soci dell’Ais. La metà di questi vini, poi, sono descritti nella guida nelle schede riservate alle 2.500 aziende recensite. E, a quanto si è potuto apprendere, con una grande attenzione per le produzioni attente alle problematiche della sostenibilità. Tant’è che il presidente nazionale dell’Ais, Antonello Maietta, evidenzia che “il settore vitivinicolo si dimostra sempre più sensibile nei confronti della sostenibilità ambientale. È un tema coinvolgente e di grande attualità. Anche quest’anno nella scansione delle pagine appare nitido l’orientamento sempre più green del vino italiano, non più legato a calcoli di marketing o di comunicazione, come poteva accadere in passato, ma attuato come scelta responsabile. A noi dell’Ais la questione sta particolarmente a cuore e mettiamo in campo tutte le nostre energie, anche attraverso la guida, per affrontarlo e comunicarlo”.
Un’attenzione che, confida chi ha avuto modo di vedere la pubblicazione in fase di stampa, caratterizzerà la guida 2018. Perché, seguendo un percorso editoriale in continua evoluzione, quest’anno la forza evocativa è suggellata dalla liason cromatica del bianco e del nero: codici espressivi del chiaroscuro immortalano immagini di una quotidianità, ora ordinaria ora celebrativa, dalla spiccata tensione narrativa, si legge nel comunicato diffuso dalla presidenza dell’associazione dei sommelier italiani.
Ci saranno, pure per l’edizione 2018, i 22 produttori insigniti dell’ambito “Tastevin Ais”, sigillo che certifica il vino più rappresentativo della regione di appartenenza. Mentre le etichette che hanno meritato le “Quattro Viti”, cioè i vini classificati oltre i 91/100 e quindi ritenuti di eccellente profilo stilistico e organolettico, sono più di 500. E, come da tradizione, saranno disponibili nella grande degustazione che seguirà alla presentazione della guida. E, aggiunge Maietta “dato l’apprezzamento ottenuto, tornano i simboli introdotti lo scorso anno: la Freccia di Cupido, a simboleggiare quell’emozione che alcuni vini sanno suscitare al primo sorso, e il Salvadanaio, che identifica una spiccata qualità in rapporto alla tipologia e al territorio, con un occhio attento al prezzo di vendita”. E, ovviamente, tutte le indicazioni che possono permettere una lettura ampia del mondo del vino, compreso una sintesi della storia dell’azienda, oltre alle notizie su tutti i vini referenziati.
E’ confermato che anche quest’anno il volume cartaceo sarà nuovamente replicato in versione digitale, disponibile negli e-store, che completerà il corredo di strumenti a disposizione dei soci Ais e degli appassionati. L’unico difetto di questa pubblicazione è di non essere in vendita. Infatti, è riservata ai soci dell’Ais.