In prima fila al salone di Verona, al padiglione 7b, ci saranno di sicuro le cantine del territorio cosentino.
Ventisei ambasciatori del cuore della Calabria dove è in atto, da qualche tempo, una rinascita enologica che ha aperto nuovi fronti su alcuni dei vitigni autoctoni rimasti a lungo fuori dai riflettori, come il Magliocco. Parteciperanno alla fiera internazionale sul vino italiano con la Camera di Commercio di Cosenza. Al momento è l’ente che ha già messo in opera un progetto di promozione di questa parte della regione ricco di novità, corredato di degustazioni, incontri BtoB e momenti di assaggio curati dalla scuola alberghiera Mancini di Cosenza e previsti nell’area dedicata alla cultura gastronomica di Veronafiere, la cittadella del gusto. Se da un lato la Calabria si presenterà con un territorio in fermento ancora nulla si sa sulla partecipazione delle altre zone del vino e su quali siano i progetti della Regione o delle altre province, che probabilmente organizeranno una loro area espositiva. Mentre alcune cantine storiche della regione come Librandi, Statti, Lento, Ippolito, Cappara e Siciliani e Russo&Longo saranno presenti ciascuna con un proprio stand all'interno del salone.
Intanto un'ampia vetrina assicurata la Calabria ce l'ha. Sarà di 400 metri quadri lo spazio allestito dalla Camera di Commercio di Cosenza dove i produttori potranno presentare nuovi progetti di cantina e ultime annate, alcune di queste con la denominazione Terre di Cosenza, che ha debuttato l’anno scorso, impostata sul modello delle Aoc francesi e voluta per orientare in modo più incisivo il lavoro in vigna e in cantina sulla qualità e sulla caratterizzazione dei terroir. “La Camera di Commercio, che mi onoro di presiedere – dice il presidente Giuseppe Gaglioti – è già impegnata da settimane nell'organizzazione della presenza a Verona delle nostre cantine. Abbiamo deciso di sostenerle con forza perché riteniamo che il vino sia ambasciatore del nostro territorio e che possa fare da traino a tutto il comparto agricolo, al turismo e quindi all'intera economia. Focalizzeremo i nostri sforzi nell'organizzazione di incontri con operatori commerciali, con la stampa di settore e presenteremo ufficialmente l'accademia del Magliocco. In più daremo a tutti la possibilità di assaggiare i nostri vini abbinati alle specialità del territorio presso il ristorante che allestiremo nella cittadella del gusto”. L’areale di Cosenza è quello che oggi sta esprimendo in modo corale, tra cantine esordienti e brand del vino più consolidati, energie e mentalità rinnovate concentrate sulla valorizzazione di una tipicità in grado di competere nei grandi mercati fuori confine. Il segno manifestato dalla squadra cosentina che approderà al Vinitaly è chiaro: la volontà di recuperare il terreno rispetto alle altre regioni del vino meridionali per posizionarsi come nuova offerta enologica ed enoturistica del Sud Italia. Potrebbe essere questo uno dei focus di questa edizione del salone, l’anfiteatro naturale che degrada sulla piana di Sibari e che si estende dal Savuto alle pendici del Pollino.
Ecco le cantine che parteciperanno al salone con la Camera di Commercio:
Tenute Ferrocinto
Cantine Gallicchio
Feudo dei Sanseverino
Poderi Marini
Tenuta del Castello
Col acino
Donnici ’99
Chimento
Serracavallo
Terre Nobili (Lidia Matera
Terre del Gufo
Pironti (Antiche Vigne)
Azienda Vivacqua
Verbicaro Viti e Vini
Vignaioli del Pollino
Piana di Sibari
Giraldi & Giraldi
Masseria Falvo 1727
Boscarelli
Spiriti Ebbri
Agricola Diana
De Caro
Troiano
Spadafora
Cantine Viola
IGreco
C.d.G.