Si attende con trepidazione il 14 novembre per vedere rivelata la “Top 100” di Wine Spectator.
Ogni anno, la celebre rivista americana realizza una classifica con i 100 migliori vini del mondo. Una classifica molto attesa non solo dagli addetti ai lavori che da un po’ il senso dell’andamento anche delle preferenze in quella porzione di mondo tanto fondamentale anche per i vini italiani. In questi giorni, come da tradizione, sono state rivelate le prime posizioni della top 10. Sono già sei i vini “scoperti” da Wine Spectator con due interessanti presenze italiane. Ma andiamole a scoprire anche no. Al decimo posto c’è Brut Champagne Cristal 2014 di Louis Roederer. Al nono posto, dalla Francia si vola alla Columbia Valley a Washington: qui troviamo infatti il Cabernet Sauvignon Columbia Valley 2018 di Quilceda Creek. Ottavo posto per il primo dei due vini italiani (fino a questo momento) svelati: si tratta del Toscana Saffredi 2019 di Fattoria Le Pupille. E’ la prima volta che un vino della Maremma arriva così in alto nella classifica di Wine Spectator. un blend molto interessante di Cabernet Sauvignon (70 per cento), Merlot (26 per cento) e Petit Verdot (4 per cento). Per il settimo posto si torna in Francia a Sud della Valle del Rodano con un’icona del vino mondiale: Châteauneuf-du-Pape 2019 di Château de Beaucastel. Sesto posto per un vino proveniente da una delle regioni del vino più celebri nel mondo: Napa Valley in California. Si tratta del Cabernet Sauvignon Oakville The Estates 2019 di Robert Mondavi. E infine, chiude questa prima parte della classifica di Wine Spectator, al quinto posto, la seconda etichetta italiana presente. E che etichetta… Si tratta del Toscana Tignanello 2019 di Antinori, uno dei vini-simbolo dell’Italia prodotto con Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Oggi verrano svelate le posizioni da 4 a 2. Mentre domani si conoscerà il vino migliore del mondo secondo Wine Spectator. L’intera lista si consocerà invece, come detto, il prossimo 14 novembre.
C.d.G.