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Vino fatto con acqua e zucchero: maxi sequestro in uno stabilimento bolognese. Martina: “Lotta alle frodi priorità del Governo”

18 Giugno 2015
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Perquisizioni e sequestri di oltre 310.000 ettolitri tra mosti, vini e succhi d’uva; 900 quintali di zucchero liquido; 2.730 quintali di zucchero; 4 serbatoi con acqua e zucchero presso lo stabilimento di un’importante azienda bolognese del settore vitivinicolo. 

Il valore commerciale delle merci sequestrate ammonta, ad una prima stima, ad oltre 30 milioni di euro. Questi in sintesi i numeri dell’operazione ‘Hydrias’ di contrasto alle frodi nel settore vinicolo condotta dagli uomini dell’Ispettorato Repressione Frodi (Icqrf) del Ministero delle politiche alimentari e forestali e della Guardia di Finanza di Bologna.
Altre perquisizioni sono state eseguite in Veneto e in Campania.

L’operazione è partita da un controllo sulla qualità dei prodotti stoccati in azienda eseguito dall’Icqrf, che aveva evidenziato anomalie nella gestione della tracciabilità delle materie prime, e da una verifica fiscale della Guardia di Finanza.

Le indagini hanno portato alla luce un sofisticato sistema fraudolento ideato per vendere, in grandi quantità, vini da tavola e mosti, anche concentrati, ottenuti con materie prime impiegate per la sofisticazione. Utilizzando alcune autocisterne per il trasporto di prodotti alimentari, non ricollegabili all’azienda, nella notte venivano introdotti ingenti quantitativi di zucchero di ignota origine in un deposito/stabilimento abusivo situato nel comune di Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna. Qui lo zucchero veniva sciolto con acqua e acidi e caricato all’interno di cisterne che venivano scaricate nello stabilimento. Il prodotto, dopo la lavorazione, veniva immesso in commercio nascondendone la reale origine.

“La lotta alle frodi è una priorità assoluta del nostro Governo. Chi cerca scorciatoie attraverso gli illeciti e mettendo a rischio la credibilità di un comparto modello come quello del vino deve pagare. – afferma il ministro Maurizio Martina – L’operazione Hydrias dimostra l’efficacia del nostro sistema di controlli e del grande lavoro che i nostri organismi fanno sul campo ogni giorno. La frode scoperta dal nostro Ispettorato è particolarmente grave non solo per le sue proporzioni, ma per le modalità con cui veniva operata. Il vino è uno dei principali ambasciatori del Made in Italy agroalimentare nel mondo con un oltre 5 miliardi di valore in termini di export. Come Governo siamo al fianco dei nostri produttori onesti che, con professionalità, contribuiscono quotidianamente al successo dell’Italia nel mondo”.
 
“Aumentano del 12 per cento le frodi e le sofisticazioni del vino e degli alcolici negli anni della crisi sulla base dei dati relativi ai sequestri effettuati dai carabinieri dei Nas dal 2007 al2014 quando i sequestri hanno raggiunto il valore di 16,5 milioni di euro con 132 sanzioni penali e 377 amministrative – dicono dalla Coldiretti -. In Italia il vino si fa dall’uva e non con l’acqua e lo zucchero come avviene in altri Paesi e per questo occorre chiudere con decisione le porte a tutti i tentativi di frode e sofisticazione per difendere il buon nome e la qualità che il Made in Italy si è conquistato nel mondo. Il vino italiano è il prodotto agroalimentare più esportato all’estero dove ha raggiunto nel 2014 un fatturato record di 5,3 miliardi di euro e buone prospettive di crescita si hanno anche nell’anno in corso.

C.d.G.