La Sicilia all’avanguardia in Italia nella certificazione dei prodotti della sua terra.
Sarà formalizzato nei prossimi giorni un protocollo di intesa che prevede una collaborazione tra l’assessorato regionale alle Risorse Agricoli e Alimentari e quello alla Salute, coadiuvati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia e dall’Irvos, con l’obiettivo di mettere insieme sicurezza alimentare per il consumatore e qualità, “in linea – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Dario Cartabellotta – con i principi del Born in Sicily”.
“La Sicilia – aggiunge Giorgio Calabrese, commissario dell’Irvos, l’Istituto regionale del vino e dell’olio di Sicilia – si pone come punto di riferimento per il resto della nazione perché è la prima a mettere in campo un progetto di collaborazione tra i due assessorati che mira a valorizzare le produzioni locali attraverso il meccanismo dei controllo di queste stesse produzioni”.
Competenza, qualità e dimensione produttiva diventano dunque le parole chiave, anche in vista anche dell’Expo 2015, che ha come tema lo sviluppo sostenibile. Un progetto, quello dell’azione sinergica tra i due assessorati, che ha anche la benedizione del Ministero della Salute.
“Mettere in rete gli istituti che operano nel settore della sicurezza alimentare con quelli che operano nell’ambito della qualità è fondamentale – dice Romano Mirabelli, capo dipartimento del Ministero alla Salute, a Palermo per discutere i criteri generali dell’accordo – e servirà anche a dare maggiore visibilità ai prodotti siciliani. Tra i nostri propositi c’è anche quello di creare un programma pilota per il biologico, che metta in sinergia i controlli agronomici con quelli sanitari per dare anche a questo settore un’etichetta di percorso virtuoso che poi i produttori possano spendere”.
E in linea con i controlli di sicurezza e qualità, l’assessorato regionale all’Agricoltura annuncia anche il rientro sotto la propria egida del laboratorio Asca di Ispica, una struttura all’avanguardia che si occupa di analisi e servizi per la certificazione in agricoltura e che ultimamente ha subito alterne vicende, in attesa di individuare un percorso di affidamento che consenta di sfruttarne a pieno le potenzialità.
Clara Minissale