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Istituzioni

Pietro Grasso al Cluster Bio-Mediterraneo “Abbiamo il dovere dell’accoglienza”

13 Giugno 2015
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(Dario Cartabellotta, Pietro Grasso e Maurizio Martina)

La seconda carica della Repubblica, Pietro Grasso, non ha voluto rinunciare ad un breve ritorno “a casa”. Cioè, ad inserire nel suo tour di due giorni ad Expo, venerdì e sabato, la visita al padiglione del cluster bio-mediterraneo di cui la Sicilia è la regione referente e responsabile della struttura. 

Una visita che è sembrata una sorta di immersione nei profumi e nei sapori “di casa mia; dei miei piatti preferiti che solo a parlarne mi mandano in estasi – ha risposto il presidente del Senato al cronista che lo ha stimolato sui temi dell’esposizione universale -. Avrei voluto essere accolto da un bel piatto di pasta con le sarde e cannoli di ricotta”.
Non ha finito di esprime il desiderio Grasso, che il pasticcere Franco Vescera di Carlentini lo ha preso per la gola servendogli cannoli freschi di preparazione e quasi trasformandosi in istituzione, lo ha salutato a nome di tutti i siciliani.

Accompagnato dal responsabile del cluster bio-mediterraneo Dario Cartabellotta e dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, la seconda carica della Repubblica ha visitato un po’ tutto lo spazio espositivo che insieme alla Sicilia vede la presenza di Algeria, Tunisia, Grecia, Serbia, Egitto, Marocco e San Marino, il cuore del Mediterraneo “un mare che deve unire tutti i popoli che si affacciano, attraverso l’incentivazione dei traffici oltre che con il sostegno di tutte le iniziative che hanno l’obiettivo di diffondere il verbo della pace”, ha risposto il presidente del Senato ad una precisa domanda su questo tema. Aggiungendo, anche “noi abbiamo il dovere dell’accoglienza; oltretutto è un dovere giuridico. Questo dobbiamo farlo capire all’Europa magari mostrando i volti della sofferenza che in questi giorni mostrano i notiziari di tutto il mondo parlando degli immigrati fermi nella stazione centrale di Milano”.

Siccome è arrivato al bio-mediterraneo proveniente dal padiglione della Santa Sede, il presidente Grasso ne ha approfittato per dire che “le immagini che vediamo nel padiglione del Vaticano ci fanno riflettere sul fenomeno delle migrazioni e sull’esigenza assoluta dell’accoglienza. In queste immagini vediamo campi profughi con centinaia di migliaia di persone: l’accoglienza è un dovere morale oltre che un dovere giuridico imposto dalle leggi internazionali e dai trattati, come quello europeo appena sottoscritto. Ma non è solo questo. Occorre una coesione sociale, una solidarietà da parte di tutte le istituzioni e degli enti locali come Regioni e Comuni, per cercare di affrontare questo problema. Non si può gridare all’emergenza sanitaria, se nessuno pensa ad accogliere queste persone in un contesto in cui non può nemmeno sorgere questa emergenza. Se le persone restano abbandonate nelle stazioni, è chiaro che l’emergenza può nascere. Partendo dalle immagini di questo padiglione, penso che bisogna cercare di affrontare questo problema con estrema concretezza e praticità. In modo da dare, noi come Paese, in Europa e nel Mondo, l’immagine di coesione, solidarietà e unione nell’affrontare questo fenomeno”.

Proseguendo, Grasso ha ricalcato sulle raccapriccianti immagini di “volti spaventati, di gente che scappa dalle guerre, di persecuzioni, di fame, di povertà. Ci sono storie terribili dietro questi volti e noi non possiamo certamente tirarci fuori da questa situazione. Dobbiamo assolutamente praticare l’accoglienza e praticarla nel modo più completo possibile. Abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri Paesi, dell’Europa in particolare. E proprio all’Europa dobbiamo presentarci uniti e solidali”.

Per un momento è sembrato che qualcuno si sia ricordato che il tema dell’Expo è “nutrire il pianeta, energia per la vita” e, quindi, di aprire le porti ai disperati, a chi ha fame. Così, per il cluster bio-mediterraneo la visita del presidente del Senato, a prescindere dalle sue origini siciliane, è stata una bella giornata, commenta a caldo il responsabile della struttura, Dario Cartabellotta. Che a Grasso ha riservato anche una sorpresa a quanto pare molto gradita: l’esecuzione di alcuni proverbi composti dalla famosa cantastorie Rosa Balistrieri, di Licata, il suo paese di origine, da parte dei cantanti-musicisti Erminia Serranova e Tano Avanzato che fanno parte del Gruppo Zabara di Campobello di Licata.

La visita di Grasso; prima quella di ministri dei paesi presenti nel cluster, la giornata di San Marino in programma domenica 14 e la collocazione, sul Decumano, la strada centrale del sito Expo, di alcune grandi torre che indica la collocazione dei cluster, è senz’altro una rivalutazione di questo cluster che rappresenta veramente la sintesi del tema di Expo 2015.

Michele Pizzillo