Il governo francese presenta oggi un piano per ridurre del 50% entro il 2025 l'uso di pesticidi nel Paese. Lo ha annunciato il ministro dell'Agricoltura, Stephane Le Foll, che punta da un lato sul sostegno alle strutture agricole “pioniere” nella riduzione dei prodotti fitosanitari, e dall'altro sull'appoggio dei distributori.
Per quanto riguarda le strutture all'avanguardia, chiamate in francese 'fermes Depy', l'obiettivo è farle aumentare dalle attuali 2.000 a 3.000, e puntare a un “effetto macchia d'olio” sulle aziende agricole circostanti. Sul fronte della distribuzione, il governo di Parigi intende attivare in modo sperimentale dei “certificati di riduzione dei prodotti fitosanitari”, che li obblighino a spingere per una “riduzione del 20% del numero di dosi utilizzate su cinque anni”, se non vogliono incappare in una penalità finanziaria. Ci saranno inoltre incentivi alla “vendita di servizi”, ovvero alla formazione degli agricoltori alle “tecniche alternative” per la lotta a malattie e parassiti. Il progetto non ha però convinto gli ecologisti. Numerose associazioni ne lodano lo spirito, ma sottolineano che “non fa ancora abbastanza” per ridurre l'uso di prodotti la cui pericolosità per l'ambiente e la salute umana è “comprovata”.
Nel 2008, la Francia aveva lanciato un primo piano per ridurre l'uso dei pesticidi, ma nei mesi scorsi una commissione parlamentare ne ha dichiarato il sostanzale fallimento: tra il 2009 e il 2013, ha riscontrato, l'utilizzo di questi prodotti è aumentato del 9%.
C.d.G.