L'aula del Senato ha approvato il decreto legge sull'Imu agricola.
Tra le principali modifiche accolte, la moratoria di sanzioni e interessi fino al 31 marzo per chi paga in ritardo, l'introduzione per i comuni della cosiddetta 'collina svantaggiata' di una detrazione di 200 euro per i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali e l'esenzione totale della tassa per i terreni delle isole minori. Il via libera è giunto dopo un acceso dibattito in aula, con M5s, Forza Italia, Lega Nord e Gal determinati nel chiedere l'esenzione totale.
Per i senatori pentastellati “gli agricoltori vengono usati come bancomat dal governo per coprire i buchi della fantapolitica di Renzi. Uno per tutti: gli 80 euro. Questo decreto è solo fuffa”. Forza Italia accusa Ncd di aver appoggiato il governo ''contro un emendamento che individuava nell'aumento dei canoni demaniali sulle trivellazioni la soluzione per consentire l'eliminazione totale dell'Imu''. Per la Lega Nord il governo ha introdotto una “nuova patrimoniale”.
Soddisfazione da parte della Coldiretti che parla di “ulteriori segnali di attenzione del Parlamento” ma chiede di “eliminare le incongruenze che ancora esistono rispetto alle reali condizioni e caratteristiche dei terreni, coinvolgendo gli enti territoriali nell'adozione dei criteri di classificazione”.
Il presidente Coldiretti, Roberto Moncalvo, chiede anche di “rafforzare la scelta equa e coraggiosa di mantenere l'esenzione per le imprese agricole professionali in tutte le aree svantaggiate”.
Rosa Russo