Il dado è tratto. La Doc Sicilia, o meglio, l’iter per la sua approvazione compie un altro passo avanti.
Il 16 giugno prossimo alle 10,30, si terrà, presso l’aula magna della facoltà di Agraria dell’università di Palermo, la pubblica audizione per il riconoscimento della Doc Sicilia. Un passaggio obbligato, previsto dalla legge, che apre le porte all’approvazione definitiva. Sarà un’occasione per sentire dalla voce degli stessi produttori se ci sarà qualche dubbio, qualche controproposta, oppure solo la voglia di dare un via libera per fare presto. D’altra parte il Comitato nazionale vini, il “parlamentino” del vino, a fine giugno si riunisce a Roma per definire tutte le nuove Doc in attesa di cedere il testimone a Bruxelles. Come è noto la competenza sulle nuove denominazioni passano direttamente al governo dell’Ue. La svolta nell’iter della Doc Sicilia è arrivata poche settimane fa. L’ostacolo era rappresentato dal paletto dell’ambito aziendale che l’anno scorso aveva creato non pochi problemi e dubbi tra i soggetti proponenti. Perché con l’ambito aziendale si riducevano di molto le possibilità di poter ottenere la Doc sulle produzioni di molte cantine sociali. Un aspetto che è stato superato: il consiglio tecnico del Comitato, infatti, ha dato parere positivo sulla Doc Sicilia concedendo una deroga per dieci anni all’ambito aziendale che obbliga il produttore a rispettare determinate percentuali di produzione di vino da vitigni autoctoni se si vuole ottenere la denominazione.
C.d.G.