Al Palazzo dell’Agricoltura si è tenuto oggi il vertice nazionale sul caporalato per definire il piano di azione per il contrasto al fenomeno e al lavoro irregolare in agricoltura e l’inizio delle attività della ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’.
Alla riunione hanno partecipato i Ministri delle politiche agricole Maurizio Martina e del Lavoro Giuliano Poletti, Teresa Bellanova (Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), Tito Boeri (Presidente Inps), Fabio Vitale (Presidente della Cabina di regia della ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’), Leonardo Di Gioia (Conferenza Stato-Regioni), i rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, Assolavoro, Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila, Ugl, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza Cooperative Agroalimentari, Ue Coop, Ancc-Coop – Coop Italia, Ancd-Conad e Federdistribuzione.
“Vogliamo passare dalla gestione dell'emergenza – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – a un lavoro stabile, organico e coordinato di azioni costanti contro il caporalato, che va combattuto come la mafia. Con il vertice di oggi abbiamo dato un mandato chiaro alla Cabina di regia della nostra ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’ che entro le prossime due settimane dovrà presentare un piano di misure concrete su tutto il territorio. Un Patto di responsabilità che precisi gli impegni di istituzioni, parti sociali e imprese per azioni immediate. Già nelle scorse settimane con il Ministero del Lavoro abbiamo rafforzato i controlli. Un'azione che deve essere quotidiana a tutela della dignità, dei diritti e della sicurezza dei lavoratori. Vogliamo rafforzare l'operatività territoriale della ‘Rete’, che abbiamo fortemente voluto mettere nella nostra legge Campolibero nel 2014 e che l’1 settembre parte proprio grazie al lavoro fatto in questi mesi. Lavoriamo per anticipare in un veicolo legislativo utile le norme inserite ora nel ‘Collegato agricoltura’ all'esame del Parlamento”.
“Vogliamo stroncare il caporalato – ha commentato il Ministro Giuliano Poletti – lavorando su tutti gli aspetti dell’illegalità. Abbiamo già sviluppato un'azione di contrasto, la rafforzeremo e la metteremo assieme ad altre questioni da affrontare anche con il Ministero degli Interni per quanto riguarda l'immigrazione e con il Ministero della Giustizia per la confisca dei beni. Bisogna dare una risposta culturale al fenomeno – ha proseguito il Ministro del lavoro -, tenendo conto non solo del danno alle persone ma anche al sistema imprenditoriale. Il piano è complesso e non di breve periodo, laddove ci saranno oneri bisognerà trovare nella legge di stabilità le risorse per fronteggiare la situazione”.
C.d.G.