Sedici vini sperimentali al Padiglione Sicilia.
Cinque bianchi prodotti prodotti nel corso dell’ultima vendemmia – Vermentino Malta 2012, Girgentina centro Malta Siggewi 2012, Chardonnay Gozo 2012, Girgentina Mgarr New 2012, Girgentina Mgarr Old 2012 – 7 rossi prodotti nel corso delle due vendemmie di sperimentazione – Gellewza Burmarrad 2012, Syrah Sud Malta 2012, Autoctono Gozo 2012, Blend gellewza Old Mgarr 80% – gellewza Burmarrad 20% 2011, Merlot Gozo 2011, Syrah Malta Low Vigor 2011, Gellewza Mgarr new – e di 4 vini liquorosi – Zibibbo Linosa 2012 nelle due versioni secco e dolce, e lo Zibibbo di Pantelleria 2011 aziendale nelle due prove di resa al 60% e al 70%.
Sono i vini del progetto Promed, selezionati dai tecnici dell’Istituto Regionale Vino e Olio, e che vede coinvolti
partner italiani (Irvo, Csei Catania e i Comuni di Pantelleria e di Lampedusa e Linosa) e 3 partner maltesi (Ministero Risorse Rurali, Università, associazione di produttori VitiMalta).
“I vini che presenteremo al Vinitaly – spiega Lucio Monte, responsabile dell’area tecnico-scientifica dell’Irvos e coordinatore del progetto ProMed – sono sicuramente un biglietto da visita molto interessante per il progetto, che consentono di comunicare ad un pubblico molto vasto i risultati di un’intensa attività di ricerca fatta non soltanto nella nostra cantina sperimentale di Marsala ma soprattutto in campo grazie alla collaborazione di tutti i partner. Siamo molto orgogliosi ad esempio di essere riusciti per la prima volta ad ottenere la caratterizzazione ampelografica e il profilo polifenolico di due cultivar autoctone maltesi: Girgentina e Gellewza. Si tratta certo di una base per ulteriori studi, ma di certo costituiscono uno strumento valido per l’ottenimento di vini di più alta qualità che possano esaltarne le caratteristiche”.
Le attività realizzate sul fronte viticolo-enologico sono state sicuramente molto impegnative e i numerilo confermano. Trentotto vinificazioni nel biennio, oltre 6mila analisi chimiche, un migliaio di analisi microbiologiche, più di 500 degustazioni e analisi sensoriali e più di 300 analiti individuati.
Ma non è tutto. “Il progetto Promed – continua Monte – ha una forte connotazione ambientale e ha visto tutti i partner impegnati nella definizione di strumenti che possano essere di supporto in futuro agli operatori».
È questo ad esempio il caso del Sistema Informativo Territoriale (SIT) delle isole di Malta, Pantelleria e Linosa messo a punto da Csei Catania, Irvo e Università di Malta. «Si tratta – spiegano i tecnici del Csei Catania – di uno stumento dalle numerose potenzialità tra cui la produzione di cartografia tematica di facile leggibilità ed interpretazione, nonché l’interfacciamento con software che ne favoriscano la fruizione da parte dell’utenza interessata. L’analisi e l’interpretazione delle mappe tematiche implementate relative alla morfologia, alla climatologia, alle immagini telerilevate e all’erosione idrica ha consentito di evidenziare le zone a più alto rischio erosivo presenti nelle due isole, nonché di valutare lo stato dei vigneti attualmente presenti. Tali informazioni contenute nel SIT, potrebbero essere utilizzate a fini non solo di archiviazione di informazioni territoriali, ma soprattutto come supporto ad una pianificazione del territorio facilmente verificabile dagli utenti a cui è consentito l’utilizzo e basata su criteri tecnico-scientifici oggettivi”.