La Borgogna e la Cina hanno firmato un accordo per tutelare e valorizzare il proprio patrimonio agricolo.
Il vino e il tè uniscono le forze. Il Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne ha stipulato una partnership con l'associazione dei produttori di te di Fuzhou, la capitale di Fujian che si basa sulla consivisione di know how, idee e informazioni.
Aubert de Villaine di Domaine de la Romanée-Conti è volato lo scorso 6 luglio a Fuzhou, in rappresentanza del consiglio, per incontrare il presidente della Fuzhou Cross-Strait Tea Exchange Association, riporta Decanter China. Anche se si tratta di prodotti differenti, questi due mondi condividono una lunga tradizione ed anche la stessa filosofia e attenzione al valore della terra, entrambe concentrate sul concetto di “climats”, come i produttori definiscono in Borgogna l'unicità di una parcella di terreno. La produzione di jasmine tea è stata riconosciuta dalla Fao come Globally Important Agricultural Heritage Site (GIAHS). E la Borgogna è in lizza per chiedere il riconoscimento del Climats come patrimonio dell'Unesco.
La collaborazione tra questi due siti di altissimo valore culturale e artigianale prevederà anche viaggi studio nei rispettivi Paesi. Già a febbraio del 2015 è stata fissata la visita dei rappresentanti cinesi dell'associazione a Parigi per partecipare alla conferenza internazionale “Agricultural Heritage Systems: Models of Cultural and Economic Development.”