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Il progetto

L’Irvos inaugura il nuovo laboratorio di analisi sensoriale a servizio delle aziende

08 Novembre 2012
labottoni labottoni

L’Istituto Regionale Vini e Olii di Sicilia ha inaugurato un nuovo spazio dedicato all’analisi sensoriale e alle degustazioni per la certificazione dei vini a denominazione. 

Si trova nello stesso stabile della sede principale di Palermo in via Libertà. Un ulteriore strumento di cui si dota l’ente certificatore punto di riferimento per il comparto vinicolo e olivicolo siciliano, e che verrà messo a servizio delle aziende siciliane e maltesi, l'Irvos infatti si occupa che della certificazione delle due Doc di Malta e di Gozo, per la valorizzazione della qualità e dell’identità made in Sicily e del Mediterraneo. Presenti all’inaugurazione Dario Cartabellotta, dirigente Generale Dipartimento Interventi infrastrutturali promotore del progetto sul polo di analisi sensoriale quando ricopriva la carica di direttore dell’Istituto, Marcello Caruso commissario straordinario dell’Irvos, Antonello Scacco esperto di analisi sensoriale e adesso responsabile del nuovo laboratorio, Lucio Monte responsabile dell’area tecnico scientifica.


Da sinistra Ornella Rizzo, Giuseppe Genna, Lucio Monte,
Antonio Scacco, Dario Cartabellotta, Marcello Caruso

Il nuovo spazio si divide in tre ambienti. Un’area dedicata alla conservazione dei campioni, la sala deputata all’analisi sensoriale con le postazioni di assaggio isolate e dotate degli strumenti appositi per l’esecuzione della valutazione tecnica. “Questo è un passo che ci consentirà di promuovere il marketing sensoriale. L’analisi sensoriale è una carta che le aziende del vino devono giocarsi per la promozione dell’identità dei propri vini, una leva fondamentale per la comunicazione del proprio territorio”, spiega Antonio Scacco.

“Con questo ulteriore step si può lavorare e pensare a creare parametri e  modelli tarati sul gusto siciliano e mediterraneo. I parametri fino ad ora sono stati quelli promossi dai francesi. Ma il gusto cambia da cultura a cultura e da zona a zona, è legato a componenti diverse”, ha dichiarato Cartabellotta.

“Finalmente si procede per la valorizzazione e il riconoscimento della qualità organolettica dei nostri vini e della forte identità territoriale che li caratterizza. Ci sono i presupposti adesso per fare marketing al servizio del brand Sicilia – commenta Caruso che sulla nuova sede dove si riuniranno le due commissioni di degustazione dei vini a denominazione della Sicilia occidentale ed orientale -. Questa area rappresenta un passo tangibile che avvalora un percorso fatto insieme ai produttori per la nascita della Doc Sicilia”.

“Si aggiunge un altro tassello al mosaico dell’organismo di controllo e di certificazione che prevede analisi organolettiche dei vini. Il laboratorio rispecchia le condizioni Iso e gli standard internazionali, tutte le condizioni ideali per poterle svolgere nel migliore dei modi”, dichiara Monte.
 

C.d.G.