La certificazione genetica del vino di origine siciliana in mano ai giovani ricercatori.
Saranno loro, guidati da Francesco Carimi, direttore dell’Isituto di Genetica Vegetale di Palermo e Sandro Drago, ricercatore ed amministratore di Bionat italia – uno dei più affermati laboratori di ricerca privati del sud Italia – a mettere a punto il processo di certificazione che rientra in un progetto finanziato dal Psr Sicilia 2007/2013. Verrà presentato il 6 dicembre 2011, alle 11, alla presenza dell’Assessore Regionale per le Risorse Agricole e Alimentari Elio D’Antrassi, in apertura di So.le.Xp, il festival della sostenibilità e legalità che si terrà al Rettorato sino all’8 dicembre.
La nuova idea è proposta dall’Istituto di Genetica Vegetale del CNR di Palermo e da Bionat Italia con il supporto di varie aziende vinicole e vivaistiche (Benanti, Fazio, Cantine Trapanesi Riunite, Bonivini, Planeta, Settesoli, Saladino). Rappresenta una vera rivoluzione nei principi di certificazione del vino e prevede un nuovo protocollo, basato sulle più innovative scoperte nel settore della genomica, in grado di certificare il prodotto e di garantirne e tracciarne l’origine e la tipicità, indipendentemente dai controlli di filiera.
Un modo per contrastare le falsificazioni consentendo di rintracciare quei produttori che nel dichiarare un vino di origine siciliana, non si avvalgono di uve provenienti da vitigni tradizionali siciliani.