Scegliere il vino per occasione di consumo.
E’ questa la leva su cui si basa il nuovo progetto di comunicazione e marketing del gruppo Duca di Salaparuta che riunisce i brand Florio, Corvo e Duca di Salaparuta: consentire al consumatore di avvicinarsi al vino nel modo più immediato e semplice attraverso la destinazione d’uso del prodotto.
I marchi che racchiudono la storia enologica della Sicilia hanno deciso di adottare un linguaggio diverso, nel web con il lancio di una piattaforma interattiva (www.duca.it) rinnovata che impiega tutti i nuovi strumenti del web social e viral marketing e sullo scaffale con un’enoteca all'avanguardia, quella appena inaugurata all’interno dello stabilimento della Florio a Marsala, simbolo dell’exploit dell’imprenditoria siciliana del XIX secolo. Oltre ai vitigni e ai terroir, la bottiglia nel suo biglietto da visita mette prima di tutto l’ occasione per degustarla. Con questo messaggio prosegue il racconto enologico della Florio che inizia più di 200 anni fa, e che traspira anche dall’arredo dove primeggia come protagonista il simbolo della cantina, il Folletto Florio. L’enoteca/wine shop offre alla vista un design moderno incastonato in una struttura antica, un concept innovativo racchiuso nelle mura dove viene custodito uno dei vini più antichi d'Italia, il Marsala.
Il visitatore si ritrova a scoprire il Marsala e i vini del gruppo attraverso un’esperienza insolita. Che spiazza. Come spiega Benedetta Poretti, responsabile di comunicazione del gruppo: “Il vino nella nostra enoteca lo ritrovano già pronto in abbinamento. Nessuno si aspetta una cosa del genere. Per esempio il Targa lo si può scoprire assaggiandolo con un gorgonzola, il Terre Arse per con il Parmigiano Reggiano. Vogliamo raccontarlo attraverso l’aperitivo, ci rendiamo conto che è più semplice e più efficace, data la complessità che caratterizza il Marsala. Applichiamo la stessa logica anche per tutti gli altri vini”.
Una strategia di educazione del consumo nata proprio dall’osservazione dei visitatori che scelgono come meta d’escursione enogastronomica gli ambienti della Florio. “Oramai chi viene a trovarci è istruito. Conosce il mondo del vino, visita altre cantine. Ha già fatto esperienze di degustazione. Per cui abbiamo pensato di proporre qualcosa di diverso. Di inedito per far capire meglio il territorio”. La suddivisione stessa degli ambienti segue la proposta di consumo: c’è l’area dell’aperitivo classico, del pasto, delle occasioni speciali. “Con queste esperienze di consumo vogliamo far sì che i nostri visitatori diventino realmente gli ambasciatori nel mondo dei nostri vini”, conclude la Poretti.