Cibo/territorio e qualità/sicurezza. Sono i parametri che caratterizzano il progetto “Distretti in cucina”.
Iniziativa che nasce in Sicilia con l’obiettivo di individuare un modello di gestione comune che possa diventare strumento di sviluppo territoriale. Dodici distretti produttivi di tre regioni italiane. Oltre alla Sicilia partecipano infatti la Puglia ed il Veneto. L’evento conclusivo vedrà protagonista proprio Palermo il prossimo 15 dicembre. Verrà presentato un ideale “paniere italiano” che sarà il punto d’arrivo del lavoro svolto con i “Distretti in cucina”, un paniere di prodotti integrati che possa costituire un successo commerciale sui mercati internazionali.
“Partendo da un modello che possa essere definito come un esempio di successo commerciale d’insieme d’imprese – afferma Dario Tornabene, dirigente dell’Ufficio Distretti Produttivi dell’Assessorato Attività Produttive della Regione Sicilia – si è lavorato perché i distretti coinvolti capissero come muoversi sul mercato, non come singole imprese ma come gruppo, e coinvolgendoli in incontri con rappresentanti delle Istituzioni e con tutti quei soggetti economici che si interfacciano con il soggetto distrettuale”. I contenuti del progetto sono ad ampio spettro e riguardano campagne di comunicazione e sensibilizzazione, workshop tematici per il bench marking, analisi e ricerca settoriale e territoriale, sessioni di laboratorio attivo di elaborazione, eventi di diffusione. I distretti produttivi siciliani che partecipano al progetto sono sette e rappresentano quasi quattromila imprese dei settori dell’agroalimentare, con un fatturato di diverse centinaia di milioni di euro.
Sandra Pizzurro