“Voglio esser amato per quel che sono”.
Allora come si fa a non amare quest’ultima creatura, appena nata in casa “Donnafugata”? Un Grillo siciliano il cui battesimo ufficiale è fissato per il 7 aprile giorno inaugurale del Vinitaly di Verona. Noi lo abbiamo assaggiato in anteprima. Un’uscita che colma una piccolissima lacuna del ricco e ora completo catalogo dell’azienda Donnafugata.
Nasce nella Sicilia occidentale tra le contrade di Baiata Alfaraggio e Pioppo, sua terra di adozione, tra Marsala e Salemi. E geneticamente sembra mostrare le sembianze di un padre Catarratto e una madre Inzolia. Insomma un autoctono autentico “ e noi ne abbiamo ricercato un’espressione fresca e riconoscibile nelle caratteristiche varietali. Una sfida nel reinterpretare un vitigno storico secondo lo stile di Donnafugata ” afferma con un pizzico di orgoglio e molto pragmatismo Antonio Rallo. E l’impronta femminile richiama sembianze e stile di José Rallo, tutte riversate sulla sua concezione di un’etichetta nata dai racconti di mamma Gabriella – come racconta – quando ancora bambina inseguiva a piedi scalzi i grilli sul prato. E questa etichetta – aggiunge la titolare dell’azienda e responsabile marketing e comunicazione di Donnafugata – esprime felicità, spensieratezza e armonia con la natura. E’ un grillo che non fa cri-cri ma molto più dolcemente Sur-sur”.
Quasi tredici gradi si presenta di un colore giallo paglierino. Carezzevoli si manifestano i sentori di pesca bianca e pompelmo fra soffici rotondità espressive prive di ogni rusticità amara e/o di qualsiasi fumosa piccantezza. E un’acidità bilanciata dalla rotondità dei frutti citati. Molto buono, per esempio, con un piatto che mi sono divertito a preparare per l'abbinamento, gli spaghetti alla chitarra con tartufi di mare, broccoletti e pomodoro verde marinato con olio alle erbe aromatiche. In enoteca Sur Sur costerà intorno ai 9 euro.
Spaghetti alla chitarra con tartufi di mare
Stefano Gurrera