A giugno è troppo presto ad agosto è troppo tardi, è luglio il mese di raccolta dell’origano.
Così ci spiega Giuseppe Scaccia, meglio conosciuto come u zù Pinu contadinu che da settant’anni vive nelle colline delle basse Madonie precisamente a Montemaggiore Belsito e di agricoltura se ne intende. Proprio queste colline sono l’habitat ideale per l’origano ad un’altezza compresa tra i settecento ed i mille metri sul livello del mare.
L’origano è una pianta aromatica, tipica del bacino del mar Mediterraneo, che cresce spontanea e che per avere il giusto aroma deve essere impollinata. Esiste infatti una pianta masculinae una femminina. La pianta maschio ha i fiori rossi, quella femmina ha i fiori bianchi. Esistono anche delle coltivazioni create con i semi della pianta, ma non hanno la stessa fragranza di quella selvatica. Montemaggiore Belsito e Aliminusa, in particolare in contrada Soprana e il Bosco di Granza, quest’ultimo oggi riserva naturale, sono i territori in cui spunta l’origano migliore. Le piante raggiungono un’altezza che va da venti a sessanta centimetri. Quando si raccoglie bisogna fare attenzione a non estirpare le radici, che al contrario devono restare nel terreno per assicurare la sopravvivenza della pianta che l’anno successivo, sarà di nuovo produttiva. L’origano cresce in un terreno asciutto, di tipo calcareo, si trova in genere vicino ai sassi. Nel mese di agosto l’arbusto produce i semi, per questo non è indicato raccogliere origano in questo periodo, mentre nel mese di giugno la pianta dopo la pausa invernale e il risveglio primaverile, produce i fiori per la raccolta di luglio. E’ preferibile raccogliere l’origano a piccoli mazzi, e per conservarlo occorre ombra e vento, mai metterlo al sole, perché diventa nero. Non va lavato perché perderebbe l’aroma, “d’altro canto il fatto che la pianta cresca in ambiente montano – precisa Zu Pinu – la rende pulita senza quella polvere che potrebbe trattenere se crescesse in zona costiera o argillosa”. In cucina l’origano viene impiegato per aromatizzare carne, pesce, insalate, patate ed anche la pizza. Le sue proprietà terapeutiche invece comprendono un uso antalgico, analgesico e antispasmodico. Come infuso viene usato contro la tosse, l’emicrania, i disturbi digestivi e i dolori di natura reumatica. Infine, il suo profumo tiene lontane le formiche.
Aurora Rainieri