(Benedetto, Anna e Benedetto Alessandro con MNRL)
di Manuela Zanni, Camporeale (Pa)
Ci sono traguardi che, più di altri, si ha il piacere di raccontare poiché si è assistito alla genesi del cambiamento che vi ha condotti.
È questo il caso dell'ultimo “nato” dell'azienda vitivinicola Alessandro di Camporeale famiglia che ha sede nel piccolo centro agricolo di Camporeale, in provincia di Palermo, alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandranova. Si tratta di un territorio ricco di fascino in cui l’agricoltura ha sempre avuto un ruolo predominante. Qui la famiglia Alessandro è impegnata in viticoltura sin dai primi del '900, ad opera dei fratelli Rosolino, Antonino e Natale, oggi coadiuvati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto, divenendo artefice di una rivoluzione produttiva centrata sul vigneto e sull’innovazione enologica, che ha dato vita a vini di grande impatto e struttura, morbidi, eleganti e di grande equilibrio. Grazie alla passione e all'entusiasmo profusi dai tre cugini Alessandro, la storia di questa cantina si rinnova e guarda al futuro con tanti progetti che proseguono una storia aziendale diventata l’emblema di un territorio vitivinicolo di grande pregio.
Il clima mite, ma non arido con significative escursioni termiche tra il giorno e la notte, rende i 40 ettari di vigneto che affondano le proprie radici in terreni argillosi e calcarei, perfettamente idonei alla valorizzazione di varietà autoctone, come Nero d’Avola, Catarratto e Grillo, e di varietà internazionali come Syrah e Sauvignon Blanc che si sono ben adattate al territorio camporealese. L’esperienza e la profonda conoscenza dei terreni e del vigneto hanno fatto il resto rendendo l’optimum qualitativo la parola d'ordine della famiglia Alessandro. A fare la differenza è la meticolosità nell'applicazione dell’agricoltura biologica, dalla manualità delle tecniche utilizzate al rispetto dei ritmi naturali grazie a cui si ottengono uve di altissimo pregio da cui si ricavano vini di grande qualità.
Con queste premesse si può ben comprendere che non sia un caso, dunque, se in questo areale sia stata prodotta una nuova etichetta “MNRL”, acronimo di Monreale, inserita nel percorso di rivalutazione della Doc Monreale. MNRL Vigna di Mandranova è un cru di Syrah che potrà rivendicare l’appartenenza alla Doc Monreale solo a partire dalle prossime annate e rappresenta la migliore interpretazione di Syrah, frutto esclusivo di un unico vigneto e delle migliori annate. Dopo i cru di Catarratto e di Grillo, arriva sul mercato anche il cru di Syrah, nato da uve coltivate in collina, ad un’altitudine di circa 360 metri sul livello del mare. In questo appezzamento molto fresco e ventilato, esposto al sole soltanto nelle prime ore del giorno, il Syrah cresce vigoroso dando luogo a vini eccellenti su cui l'azienda ha da sempre puntato, come il Kaid e il Kaid vendemmia tardiva, fiori all'occhiello della cantina Alessandro.
Oggi, grazie ad un territorio le cui particolari condizioni pedoclimatiche hanno da sempre favorito un’espressione varietale del Syrah molto ricca e complessa, la famiglia Alessandro ha deciso di valorizzarne ulteriormente le caratteristiche, mettendole in risalto con una vinificazione separata delle uve della vigna di nord-est. Questi elementi contribuiscono a creare un vino unico di grande equilibrio, struttura e freschezza. L’affinamento in legno fa il resto regalando sentori complessi ed eleganti, che spaziano dai profumi intensi di ginepro, rabarbaro e liquirizia fino ad intriganti note speziate. Il tannino, fitto ma vellutato, risulta ben estratto e resta impresso al palato con un finale leggermente sapido che ricorda i capperi.
MNRL Vigna di Mandranova si inserisce in un grande progetto di rivalutazione della Doc Monreale che prevede la riduzione delle varietà ammesse a quattro di cui due bianchi, Catarratto e Inzolia, e due rossi, Perricone e Syrah. La presenza del Syrah, unica internazionale tra le varietà ammesse, testimonia l’importanza che questo vitigno ha assunto negli anni per questo territorio. La presentazione del “nuovo nato” di casa Alessandro è stata precedura da una verticale di quattro annate di Kaid Syrah, 2001, 2007. 2014 e 2016 che ha evidenziato non solo la longevità di questo vitigno regalando una 2001 ancora fresca e affascinante con bei sentori umami e di spezie mediterranee, ma anche la capacità di dar vita a bottiglie sempre diverse il cui filo conduttore resta, comunque, l'eleganza e la compostezza, in alcuni casi più evidente, come nella 2014 e 2016, in altri, come la 2007, figlia di un'annata particolarmente calda, ha ceduto il passo alla potenza e alla texture del sorso.