di Clara Minissale
Possono i canditi fare la differenza nel giudicare la qualità di un panettone? “Certamente sì”. Non ha dubbi Paolo Ganduscio, produttore di Arance di Ribera dop, che quest’anno è salito indirettamente sul podio di Re Panettone, il concorso milanese giunto alla decima edizione che decreta i migliori dolci lievitati italiani.
Sono stati fatti con le sue Washington Navel, infatti, i canditi usati dalla pasticceria Ascolese di San Valentino in Torio, in provincia di Salerno, che si è piazzata al primo posto nella competizione milanese con il suo panettone tradizionale. Per Ganduscio e le sue arance, un nuovo riconoscimento di qualità, dato che anche lo scorso anno le sue dop di Ribera erano finite sotto forma di canditi nel panettone realizzato da Roscioli al Forno Campo de’ Fiori a Roma, anch’esso tra i migliori prodotti in Italia e che in precedenza erano stati utilizzati anche da un rinomato panificio della provincia di Trento.
“Quest’anno – racconta Ganduscio – abbiamo mandato nel salernitano un centinaio di chili di arance proprio per fare i canditi per i panettoni. Per fare dei buoni canditi – spiega – servono innanzitutto prodotti bio, poi frutti di grossa pezzatura, almeno 300 grami ciascuno, perché serve la buccia di un buono spessore. Solo così quando si mangia, rilascia tutti i suoi aromi. Le nostre arance di Ribera hanno tutte queste caratteristiche e per questo possono fare la differenza”.