Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il prodotto

La ‘nduja calabrese, a breve IGP, da alimento povero a specialità della cucina internazionale

10 Novembre 2014
image12 image12

Rosso accesso alla vista, intensità olfattiva ed incredibile mix di cremosità e piccantezza al palato, è la ‘nduja calabrese, alimento base della cucina povera  oggi apprezzato ben oltre i confini di Spilinga, il piccolo centro di produzione in provincia di Vibo Valentia che presto potrà fregiarsi del riconoscimento IGP.

“Nella nostra ricetta – spiega Giacomo Callipo, responsabile commerciale dell’azienda “L’artigiano della ‘nduja” di Luigi Caccamo – utilizziamo lardello, guanciale e pancetta solo di maiali italiani certificati di qualità, peperoncino calabrese essiccato naturalmente e sale, senza nessun conservante. Una volta impastati tutti gli ingredienti, si lascia riposare per 48 ore il composto che successivamente viene insaccato in budello naturale e stagionato per un minimo di 60 giorni”.

Squisita semplicemente spalmata su una fetta di pane, prelibata in abbinamento alla pasta ed eccellente come condimento della pizza, la ‘nduja sta scoprendo nuove frontiere anche grazie al crescente apprezzamento da parte dei consumatori.

“Da qualche anno il nostro prodotto è presente anche in mercati internazionali – continua Callipo – come i paesi del nord ed est Europa, e stiamo assistendo ad interessanti interpretazioni in cucine diverse dalla nostra mentre in Italia è da anni utilizzata dagli chef per piatti gustosi ed originali, come ad esempio, in Calabria, i tortellini ripieni di ‘nduja e mandorle cotti nel brodo di maiale”.

Oltre al prodotto base, l’azienda produce anche conserve di ‘nduja in abbinamento ad olive o cipolle di Tropea .

Daniela Corso

L’artigiano della ‘nduja di Luigi Caccamo
Strada Provinciale
Spilinga (VV)
Tel. 0963/65470
www.artigianodellanduja.com