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Eric Asimov: “I miei vini dell’autunno”

19 Ottobre 2012
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Arriva l’autunno.

Il mondo cambia i colori, la colonnina del termometro ha lasciato definitivamente le vette del caldo,  si pensa al cambio del guardaroba. Ed Eric Asimov (nella foto), penna autorevole del vino del The New York Times, si accinge anche al rinnovo della cantina. Perché con l’entrata della nuova stagione si cambia anche modo di bere, e la scelta cade su etichette più adatte a questo periodo dell’anno. Questa è la riflessione che condivide con i suoi lettori: c’è in fondo un vino, o più tipologie di vino, adatto a ciascuna stagione e come scrive lui, si può parlare di “drinking seasonally”.
Così scrive nell'articolo: “Con le temperatura più calde della primavera si scelgono i bianchi. L’estate è la stagione dei rosati. E quando le foglie cominciano a cambiare colore e le temperature scendono lasciamo da parte i bianchi e i rosati per concederci ai rossi”.

“Non è una mera questione di colore, la corrispondenza del vino alla stagione”,  precisa Asimov. Questa si basa anche sulle qualità stesse, sulla struttura o la freschezza. Nel periodo autunnale, a farla da padrone, non sono però solo i rossi, anche i bianchi più strutturati. Ed anche i rosé. Su questi il giornalista spezza una lancia a favore, contrastando la tendenza comune a relegarli esclusivamente alla parentesi estiva. Secondo il critico, il rosato ha una sua appetibilità tutto l’anno.

Per la stagione autunnale Asimov propone sul quotidiano di riferimento degli Stati Uniti una lista di vini “della stagione”, venti etichette da ogni parte del mondo a portata di portafogli, con un prezzo allo scaffale di 20 dollari. (Per leggere l'articolo pubblicato sul The New York Times cliccare qui)
 
Ecco i vini autunnali secondo Asimov:

1. Raventós I Blanc Cava de Nit Catalonia 2009
Rosato frizzante, elegante, affascinante al colore, equilibrato, con aromi persistenti.
 
2. André et Mireille Tissot Crémant du Jura Extra Brut NV
Prodotto da Stephane Tissot, per Asimov uno dei produttori più interessanti dello Jura. Il vino è fatto principalmente di Chardonnay e di Pinot Noir.  Presenta note di noci, di minerali e di fiori, secco, raffinato, fresco con buona salivazione.
 
3. Christ Wiener Gemischter Satz 2011
Esemplare di un vino tradizionale viennese, tipologia strappata all’estinzione, la cui produzione è rinata pochi anni fa. Delicato, perfetto per piatti a base di pesce affumicato, ricco e rotondo al palato.
 
4. Jean Ginglinger Alsace Riesling Cuvée Bihl 2009
Riesling alsaziano, più ricco di quelli delicati della Mosella, ideale per questa stagione. L’annata 2009 ha note fruttate di pesca, e un’impronta terrosa e minerale.

5. Champalou Vouvray 2010
Tipologia “del cuore” per Asimov questa proveniente dalla regione del Vouvray. Uno Chenin Blanc secco, avvolgente e delicato, con note che ricordano il caprifoglio, con aromi minerali e di agrumi.

6. Domaine de Montbourgeau L’Étoile 2008
Altro preferito dallo Jura di Asimov. Prodotto da Nicole Dériaux di  Montbourgeau. Uno Chardonnay intenso, secco e persistente.

7. Qupé Santa Maria Valley Chardonnay Bien Nacido “Y” Block 2010
Esemplare di uno Chardonnay californiano, con note di legno nuovo ma con un’impronta minerale che lo rende gradevole.
 
8. Abbazia di Novacella Alto Adige Valle Isarco Kerner 2011
Un Kerner prodotto da una cantina sita in un antico monastero. Ricco, pronto da bere, con spiccate note erbose e molto fresco. Uno dei tesori, come lo descrive Asimov, delle montagne del Nord Italia.

9. Bebame El Dorado County Red 2011
Un vino fresco e sorprendente dalla contea di Eldorado nella Sierra Foothills. Prodotto principalmente da uve di Cabernet Franc con un po’ di Gamay.  Vivace, brillante nel colore. Con note di erba che evolvono a quelle di frutti rossi. Poco contenuto di alcol, 12%, ma strutturato.
 
10. Benanti Etna Rosso di Verzella 2009
Il Nerello Mascalese di Giuseppe Benanti. Esprime la potenza del vulcano, molto ricco, con note di ciliegie amare e di pietre. Fresco e leggermente concentrato, ricco e persistente, rustico e rude da un lato ma affascinante ed espressivo.
 
11. Frontón de Oro Gran Canaria Tinto 2010
Un vino dalle Isole Canarie. Amabile, con note di frutti rossi, fatti in grande percentuale di uve Listan, vivace e complesso.
 
12. Paumanok North Fork of Long Island Festival Red 2010
Metodo bordolese di un produttore di Long Island. L’84% del blend è fatto di Cabernet Sauvignon e Merlot, il 12 di Cabernet Franc e il 4 % di Petit Verdot. Spiccano le note del Cabernet Franc, la sua vena erbosa. Sa molto di succo e gioioso.
13. Rainoldi Valtellina Superiore Sassella 2008

Un vino dal Nord della Lombardia, dalla zona di Sassella. Fine, equilibrato e molto aromatico.

14. Señorío de P. Peciña Rioja Crianza 2005
Un vino che ha sette anni e pronto da bere. Un Rioja tradizionale. L’aroma esplode nel bicchiere, fine e suadente.

15. Clos de la Roilette Fleurie 2011
Uno dei migliori cru di  Beaujolais. Denso, leggermente tannico, ha note fumé ed è speziato con aromi di liquirizia e di granito. Superbo, ma per Asimov ancora necessita di tempo.
 
16. Domaine Ilarria Irouléguy Cuvée Bixintxo 2009
Asimov si dichiara “pazzo “ di questa cantina dei bassi Pirenei. Il vino è un blend di Tannat, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Lo definisce “superbo”. Tannico e con spiccate note di frutti rossi, speziato, ha sentori di ferro. Da bere subito ma anche dopo qualche anno di invecchiamento.

17. Domaine de Terrebrune Vin de Pays du Mont Caume Terre d’Ombre 2009
Vino dalla Provenza. Una cuvée di  Mourvèdre, Guarnaccia e Cinsault. Ha note di erba, un’impronta selvaggia, che contrasta con l’immaginario del clima soleggiato di questa parte di Francia. Un vino schietto adatto a stufati.
 
18. Domaine de Ferrand Côtes du Rhône La Ferrande 2010
Come lo definisce lui. Un’anomalia: un Côtes du Rhône dal sud della Valle del Rodano, 100% Syrah come se fosse un tradizionale della parte del nord. Ricco, concentrato e fresco, caratteri tipici dell’annata 2010, ha note di olive nere, più fruttato di quelli prodotti della zona nord del Rodano.
 
19. Di Filippo Montefalco Rosso 2009
Un rosso Umbro, grande tannico, robusto, fruttato, ben strutturato con note piacevoli di muschio. Per Asimov questo blend, fatto principalmente di Sangiovese, non raggiunge lo stesso potere espressivo del Sagrantino di Montefalco, ma è un degno fratello, adatto ad arrosti e stufati.
 
20. Mastrojanni Rosso di Montalcino 2010
Il Sangiovese, scrive Asimov, è una varietà che gli tocca l’animo. Questo di Mastrojanni lo trova puro, schietto, tannico con note ciliegie rosse, con un’impronta, come lui dice, che non potrebbe venire da nessun’altra parte se non dal cuore della Toscana. 

C.d.G.