(Pierangelo Bonomi, Federica e Federico Fossati)
di Fabiola Pulieri, Roma
Ieri a Roma, al ristorante Metamorfosi dello stellato Roy Caceres, l’azienda Corteaura ha presentato l’ultimo nato di casa: Docg Insè pas Dosè millesimato 2012, lo spumante Franciacorta dal carattere deciso e determinato, presentato in “anteprima sull’anteprima” prevista al Vinitaly, che ha stupito la ristretta rappresentanza del giornalismo enogastronomico romano invitata per l’occasione.
Prodotto in sole 6.200 bottiglie è un blend di Chardonnay (65%) e Pinot Nero (35%). Le uve provengono dai vigneti di proprietà dislocati in diversi comuni della Franciacorta e vendemmiate manualmente tramite selezione dei grappoli e trasporto in piccole cassette, a partire dall’ultima settimana di agosto 2012. L’unicità di questo spumante è nel fatto che nasce e si sviluppa “in sè” senza alcuna aggiunta di liqueur, lasciando esclusivamente le tracce naturali degli zuccheri d’uva. Dopo una leggera pressatura delle uve, una fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata, una decantazione a freddo e un inserimento di lieviti selezionati, si arriva ad un primo affinamento di 8 mesi in acciaio. La presa di spuma in bottiglia e la maturazione sui lieviti è avvenuta invece per 54 mesi, a temperatura costante di 12-15 °C. Uno spumante di particolare complessità con una eleganza ed una struttura imponente, ma allo stesso tempo fine ed elegante.
L’azienda Corteaura è nata meno di dieci anni fa nel 2009 per volontà di un veneto, giovanissimo praticante commercialista, Federico Fossati, con un sogno nel cassetto: produrre vino di qualità in un territorio altamente vocato. E’ stata la mamma Federica ad assecondarlo nonostante anche lei non avesse esperienza nella produzione vitivinicola e ancora oggi lavori nel settore immobiliare. E infatti tante sono state le ricerche condotte da madre e figlio prima di trovare luogo e persone giuste su cui investire, finché la scelta è caduta sulla Franciacorta, su Adro in particolare e attraverso vari nominativi e passaparola sull’enologo Pierangelo Bonomi, ottimo conoscitore del territorio con una lunga esperienza nel campo della spumantizzazione in Franciacorta e Trentino.
Proprio Bonomi a proposito di questo incontro, durante il pranzo ha raccontato: “Ho accettato il progetto e l'idea di Corteaura perché mi è piaciuta la chiarezza delle loro idee. È stata pensata nel 2009 e la prima commercializzazione è stata nel 2013 considerando che ogni tipologia è realizzata per essere bevuta a tutto pasto. Sin dall’inizio c’è stata la consapevolezza che per un certo periodo non ci sarebbero stati utili, ma le spalle erano coperte e ci si è immessi nel mercato solo quando si era pronti. E’ così che dopo tre anni di vendita sono state commercializzate oltre 100 mila bottiglie e ci si è posizionati in una fascia oltre la media. Lo ritengo davvero un ottimo risultato”.
Federica, mamma di Federico Fossati, bellissima donna dai capelli scurissimi, elegante e raffinata ricorda come la prima fattura sia stata emessa in Sardegna, territorio difficile in cui farsi apprezzare, conosciuto per via del suo lavoro nell’ambito immobiliare: “La fortuna è stata che è piaciuto moltissimo il nostro prodotto e la nostra presenza è cresciuta nella regione in pochissimo tempo. La Sardegna ci ha portato fortuna e subito dopo abbiamo deciso di andare all'estero, avevamo bisogno di finanziarci. L'ultima zona dove abbiamo deciso di entrare è stato il bresciano, per non dare fastidio a coloro che da anni erano presenti sul mercato. Non abbiamo avuto fretta e questo ha pagato nel tempo.”
Il simbolo scelto per rappresentare l’azienda è non a caso la tartaruga, animale lento e longevo, simbolo della forza che nel passato “reggeva il mondo”, a sottolineare la cura di ogni dettaglio in cantina, i lunghi affinamenti e la volontà di esprimere nei vini una piacevolezza che dura nel tempo. Gli 8 ettari di vigneti hanno tutti fa i 20 e 30 anni, dislocati a macchia di leopardo in più comuni della Franciacorta e al fine di ottenere sempre il miglior prodotto, sono stati scelti conferitori di uve di fiducia che collaborano da anni e garantiscono una varietà e una ricchezza sempre nel segno della massima qualità. La volontà aziendale è quella di creare dei Franciacorta che siano facili da bere, ma anche strutturati e complessi e per questo motivo si è scelto di prolungare l’affinamento anche per il Brut per il quale è previsto di 36 mesi anziché 18 come richiesto dal Disciplinare. “Più tempo passa e migliore è il prodotto che con fermentazioni più lente dà risultati migliori” questo il pensiero di Bonomi.
Taiwan, Giappone, Repubblica Ceca, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada solo alcuni dei paesi dove CorteAura è già presente ed ha un'esportazione pari al 30% del suo fatturato totale. Intanto a Roma, durante il pranzo al ristorante Metamorfosi, è stato possibile degustare tutta la linea di spumanti Franciacorta CorteAurea in abbinamento ai piatti dello chef Caceres. Non resta che vedere cosa accadrà alla ormai prossima fiera del Vinitaly dove finalmente sarà presentato a tutti il nuovo nato Docg Insè pas Dosè millesimato 2012.
Di seguito i piatti preparato dallo chef Roy Caceres per la presentazione
“foglia di grano” – tonno rosso ed erbe. In abbinamento Corteaura Franciacorta Docg Pas Dosè
Risotto rosso – crudo di Fassona, pistacchi e blu del Monviso. In abbinamento Corteaura Franciacorta Docg Brut
pluma di maiale – daikon e limone di pane. In abbinamento Corteaura Franciacorta Docg Rosè e Franciacorta Docg Insè 2012 pas Dosè
Foresta Nera 2016. In abbinamento Corteaura Franciacorta Docg Satèn 2012