Ci sono carote e carote, e quella di Ispica Igp sta conquistando i mercati.
Cresce oltre del 100% il fatturato, l'incremento della produzione è stato dell'84%. Si è passati, infatti, dai 200.000 euro del 2012 ai 423.000 euro registrati nel corso di quest’esercizio. Numeri ancora piccoli ma che aprono prospettive importanti. Un traguardo da guinnes per il piccolo Consorzio di tutela della Carta Novella di Ispica. Non c'è crisi per l'ortaggio Made in Sicily. Il successo è la risultante di un piano di promozione condotto in Italia e all'estero, grazie al sostegno dei finanziamento erogati dalla Gestione Commissariale attività ex Agensud del Ministero delle Politiche agricole e all'operatività della squadra del Consorzio.
“Fin dalla nascita del consorzio di Tutela – sottolinea il presidente Carmelo Calabrese – abbiamo investito molto sulle azioni di promozione e comunicazione che hanno portato le singole aziende ad innescare una maggiore attività commerciale. Siamo riusciti a differenziare il nostro prodotto e a renderlo visibile nei suoi elementi caratterizzanti: naturalità, stagionalità, freschezza, integrità del valore organolettico, territorio di produzione, tipicità. Un valore aggiunto che ci fa ben sperare per il futuro”.
Il Consorzio Carota Novella di Ispica Igp, che dal 2010 riunisce 12 piccole e medie aziende tra le province di Ragusa, Siracusa, Agrigento e Catania, quest’anno ha registrato un raccolto di carote novelle a marchio Igp di oltre 700.000 kg pari ad una variazione del +84% rispetto al 2012 quando la produzione si era assestata poco sotto i 400.000 kg.
“Dobbiamo allargare la base produttiva sia per superfici coltivate che per aziende aderenti – prosegue Calabrese – la domanda di Carota Novella di Ispica è destinata a salire costantemente nei prossimi anni. La grande distribuzione del Centro Nord d'Italia ha risposto bene, il prodotto è piaciuto al consumatore e sono state trasferite le giuste informazioni. Questo canale può dare ampio respiro e verrà presidiato con grande attenzione”.
E se da un lato viaggia con il vento in poppa, in casa la carota non è consumata. “Consumiamo molti più prodotti non siciliani rispetto a quelli prodotti in Sicilia, facendo un torto alla qualità delle nostre produzioni e alla logica economica e salutistica che imporrebbe consumi a chilometro zero o quasi a zero. Speriamo che almeno con la Carota Novella di Ispica Igp questo dato possa ribaltarsi in positivo, sia per i consumatori che per gli agricoltori siciliani”.