di Marco Sciarrini
Presentazione in grande stile della Grande Année 2014 di Bollinger a Roma presso l’Hotel de Russie a Rocco Forte Hotel di via del Babuino.
La presentazione ha visto la presenza dell’equipe di Meregalli che distribuisce Bollinger in Italia e del vice chef de cave, che è nella maison dal 2013, Bastien Mariani. Non si è trattato solamente di degustare un vino, ma è stato un percorso quasi formativo di come si arriva a produrre questa etichetta con assaggi dei vari passaggi di vinificazione. Infatti, l’incontro ha visto protagonista il territorio. Sono stati degustati 5 vini non ancora assemblati dei due territori Aÿ e Verzenay, potendone capire le differenze e quello che ciascuno dona alla grande Année. Anche per avere un riferimento gustativo durante il pranzo è stato servita la Grande Année 2012. Cinque sono i pilastri sui quali si base la filosofia Bollinger:
- la vinificazione di uve provenienti solo da vigneti di proprietà, uno dei pochi se non l’unico esempio;
- l’utilizzo del Pinot Nero come uva principale;
- l’affinamento dei vini di riserva in magnum;
- l’uso del legno per le fermentazioni alcoliche e malolattiche. Quest’ultima prerogativa è una rarità nel panorama delle maison, che di tendenza preferiscono l’acciaio, perché permette di preservare freschezza e integrità al frutto;
- il tempo.
(I cinque campioni degustati)
La Grande Année incarna il know how artigianale che Bollinger ha sempre salvaguardato e che continua ad essere un punto fermo durante la fase di produzione. La vinificazione avviene esclusivamente in piccole botti di rovere, 20 anni in media, realizzate e restaurate nella tonnellerie di proprietà della Maison, che custodisce circa 4.000 botti di misure diverse da 228 ai 410 litri. Uno degli obiettivi è scoprire le sottili differenze del vino maturato nei diversi contenitori. È un’arte, ma anche una competenza sofisticata, per mantenere viva la tradizione tra i dipendenti c’è un bottaio a tempo pieno che si occupa delle riparazioni e di tutto quello che riguarda le botti. Remuage e dégorgement sono eseguiti interamente a mano, dopo l’affinamento sui lieviti in bottiglia con tappi di sughero naturale. Per essere anche un po’ autonomi hanno acquistato un bosco di querce, mentre gli acquisti si fanno a Beaune con legni di 4 anni di età che si mantengono anche fino a cento anni. Con la fermentazione alcolica e malolattica avviene una micro-ossigenazione che fa la differenza tra il vino che passa in acciaio e il loro che passa nel legno. Questo passagggio viene chiamato “vaccinazione”. La sua tessitura ricca, la sua cremosa effervescenza e la sua delicata amarezza ne fanno l’abbinamento ideale con piatti raffinati. Il suo profilo aromatico complesso e sfaccettato, fruttato, speziato e floreale permette di esaltare i piatti più svariati. Persistente al palato e un finale salino, fanno de La Grande Année un prodotto riconoscibile dagli appassionati di tutto il mondo.
Blend dell’annata 2014: 61% di Pinot nero, 39% di Chardonnay
19 Cru: principalmente Aÿ e Verzenay per il Pinot nero, Chouilly e Oiry per lo Chardonnay. Utilizzo esclusivo della cuvée. Fermentato interamente in barrique di rovere, Champagne Bollinger non ha mai abbandonato questo metodo antichissimo, che favorisce lo sviluppo di aromi di grande finezza. Per la Maison solo vendemmie di altissima qualità diventano vintage, come per la 2014, che ha generato un vino espressivo, fine, vivace e complesso, dotato di mineralità e di un’intensità eccezionale. Sigillato con sughero naturale e maturazione in cantina per un periodo più di due volte superiore da quanto stabilito dal disciplinare de l’Appellation. Il dosaggio è di 8 grammi per litro. Dopo un prolungato affinamento sui lieviti, ogni bottiglia de La Grande Année ancora oggi viene sottoposta a remuage e sboccatura manuale. Il colore delicato e le sfumature dorate testimoniano la maturità del vino e dei metodi di vinificazione di Bollinger. Al naso è pieno ed espressivo e fruttato con sentori di ciliegia e limone si mescolano alla mela cotogna e al bergamotto, a seguire note di nocciola, mandorla, prugna, mirabelle e pesca, il tutto con un sottile sfondo iodato. Al palato, si apre con un’effervescenza fine e intensa, seguita da una bella vinosità e bilanciata da una delicata acidità, la struttura molto leggera e il finale salino gli conferiscono una grande lunghezza al palato, accompagnata da sapori complessi di frutti di bosco e agrumi. Un vino arioso che si dispiega gradualmente per poi mostrare tutto il suo potenziale e la sua intensità. La Grande Année 2014 ha una enorme predisposizione all’abbinamento con il cibo è un vero e proprio champagne gastronomico.