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Il prodotto

Arriva la birra Antagonista

29 Maggio 2012

Enrico Ponza e Fabio Ferrua (nella foto) sono due ragazzi che arrivati davanti al bivio “futuro certo e carriera fuori confine” o “vita da precari in Italia” non hanno avuto alcun dubbio sulla strada da prendere, quella del loro Paese.

Uno dei rari casi in cui i “cervelli” decidono di non fuggire. Hanno scelto di rimanere, quanto meno di provarci e lo hanno fatto puntando tutto sulla birra. Due amici, soci e bravissimi, anche se giovani, birrai. Debutteranno nel mercato con Bulan (luna in indonesiano), una Saison chiara. Non è l’ennesima birra artigianale pensata per cavalcare l’onda della moda dell’homebrewing, dietro ci sta un progetto ben preciso. Lo si intuisce già dal nome che si sono dati: “Antagonisti”. “Vogliamo creare una rete che possa dare una possibilità a noi ragazzi. Vogliamo contrastare l’esodo. Non siamo antagonisti di nessuno, siamo semplicemente antagonisti del momento. Si sente nell’aria poca fiducia noi invece vogliamo provare ad averla” spiega Ponza. E per loro proprio il mercato della birra artigianale è uno di quei pochi spiragli che potrebbe dare attualmente prospettive, come dipinto dai trend dell’ultimo periodo. Dice il neo produttore: “Nessuno di noi vuole sopravvivere, noi giovani dobbiamo tirarci su le maniche, il settore della birra e dell’agroalimentare ha margini di crescita. Ho iniziato dalla birra perché è la cosa che conosco meglio. Già lavoro da cinque anni in due birrifici”. Oltre a farla bene la birra Ponza l’ha pure approfondita come progetto di studio alla facoltà di Ingegneria Agroalimentare.

Bulan è fatta da giovani e soprattutto destinata ai giovani. Un formato speciale, 37,5 cl, che andrà sullo scaffale ad un prezzo compreso tra i 3,5 euro e i 5. Per ora solo 10 mila le bottiglie prodotte. Il 23 giugno sarà la data in cui entrerà ufficialmente nella famiglia delle artigianali. Dissetante, dal sapore fruttato, estiva, con la freschezza tipica che conferisce il lievito belga. Semplice e soprattutto “educativa”. “Vogliamo fare accostare i ragazzi a questo mondo. Fare passare il messaggio che è meglio bere poco ma bene. Da quì il formato ridotto che consente anche un prezzo più accessibile”. E’ ottenuta da malti provenienti dalla Repubblica Ceca e dalla Slovenia. “Sono i territori dove si può reperire materia prima di qualità per la tradizione che vantano. Certo il nostro sogno è fare una birra al 100% italiana. La coltivazione di malti richiede grossi investimenti e in Italia non è ancora una produzione che decolla”.

L’idea della Bulan nasce durante uno dei tanti viaggi che usano fare insieme per l’Europa del Nord. Ed esattamente quando arrivano a Bruxelles, come racconta Ponza: “Lì ci siamo innamorati della Saison. Perché nasce per il popolo, per dare da bere ai lavoratori, ha le caratteristiche ideali per il nostro progetto”. Il percorso che li ha portati a concretizzare il sogno loro hanno fatto al contrario. “Non abbiamo il nostro birrificio. Così ci stiamo appoggiando a Soralamà. Il percorso inverso rispetto a chi decide di produrre birra, ma di certo non lo abbiamo fatto per scelta. Non c’è uno Stato che seriamente ci aiuta e le banche non concedono credito ai giovani”. 

Bulan è un punto di partenza ma anche di ritorno, al piccolo paese di origine. “Io sono nato in un paese di 300 anime incastonato nella Val Varaita, nel cuneese. Poi sono dovuto andare a Torino per studiare e lavorare. Il mio obiettivo e quello di rientrare, riportare lì i giovani, ridargli vita con nuove attività produttive dedicate all’agroalimentare”. Un sistema che fa rete quello degli Antagonisti per dare un’alternativa al futuro. “Vogliamo estendere questo nostro modo di operare a tutti gli altri ragazzi sotto appunto il marchio di Antagonisti, coinvolgendo chi vuol crederci come abbiamo fatto noi, magari facendo rientrare quelli che per ora sono andati via dall’Italia. E già stiamo avendo delle risposte”.

Commercializzata in pochi punti vendita si potrà bere la Bulan nel corso di tutta l’estate a Melle, nella Val Varaita, all’interno di un chiosco a cielo aperto posizionato nella piazza principale del paese. 

La piccola Saison non rimarrà l’unico prodotto del progetto. “Non escludiamo che faremo altre birre in futuro. Per ora vogliamo perfezionarci”.  Ragazzi sì ma molto maturi,che fanno davvero sul serio così come recita il loro manifesto. 

Tutti ti dicono di stare con i piedi per terra, di non sognare a occhi aperti e di vivere la vita con razionalità. Prima sei troppo giovane per farlo e poi sei troppo vecchio per cambiare tutto.
Ti sei mai chiesto perché? Perché se tutti smettessimo di voler navigare in acque tranquille, il mondo sarebbe finalmente pieno di pirati.
Noi siamo gli antieroi. Noi siamo gli anticonformisti. Noi siamo gli antipatici.
Noi siamo gli Antagonisti
“.

M.L.