Si consuma meno frutta, come confermato dagli ultimi dati Istat.
Non è un periodo d’oro nel mercato interno, per il vino e per gli altri prodotti dell'agroalimentare Made in Italy. E' crollato il numero di famiglie che acquistano frutta dell’11.3%. Ma c’è un'eccezione: l’arancia rossa di Sicilia Igp. Si chiude un anno positivo per uno dei simboli più riconosciuti dell’Isola, anche all’estero. Il dato non riguarda però le vendite in gdo, ma un canale diverso, quello di Autogrill, l'operatore tra i più importanti del mondo che fornisce servizio di ristoro e ristorazione lungo le autostrade.
Sono state vendute in tutta Italia, in 500 punti vendita della catena, 150 tonnellate di arance rosse. Ecco i dati di bilancio della campagna di promozione voluta dal Consorzio di tutela. Un piccolo ma importante traguardo. Il quadro ce lo fornisce il presidente Alessandro Scuderi. Alle bibite a base di frutta sempre più viaggiatori preferiscono la spremuta fresca di arance rosse di Sicilia Igp. E sono state 500mila le persone che hanno chiesto al bancone un bicchiere del succo. E non solo, l’arancia ha conquistato i consumatori anche sul web. La spremuta ha portato in pochissimo tempo l’aumento del 70% dei visitatori sulla pagina web. L’iniziativa di distribuzione del prodotto presso gli Autogrill italiani è partita quest’anno ai primi di marzo. E’ cresciuto l’appeal di questa tipologia di agrume, un toccasana non solo per la salute, per esempio l’ultima scoperta (della Lund University) ha individuato una nuova proprietà della vitamina C che aiuta a prevenire e a curare l’Alzheimer, ma anche per i 100 agricoltori che aderiscono al Consorzio. L’arancia rossa di Sicilia si suddivide in tre varietà, Moro, Tarocco e Sanguinello e viene coltivata nell’area sud orientale dell’Isola, nell’agro di Catania, Lentini, Carlentini, Francoforte e Siracusa.