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Il prodotto

Acqua Fiuggi ritorna sul mercato con una nuova veste, debutto al Vinitaly

07 Marzo 2013
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Il sindaco di Fiuggi Fabrizio Martini

L’acqua del Presidente Napolitano e del Papa dimissionario Benedetto XVI, La Fiuggi, ritorna sugli scaffali con una nuova veste, e il debutto avverrà in occasione del Vinitaly di cui sarà sponsor.

Il brand storico dell’acqua ambasciatrice nei mercati di tutto il mondo del Made in Italy, e apprezzata per le sue proprietà terapeutiche, ritorna con una nuova storia da raccontare. Virtuosa. Perché, la marca che contava più di 40milioni di bottiglie l’anno, è stata salvata dal tracollo economico dall’amministrazione comunale di Fiuggi, strappando di fatto i 50 dipendenti alla disoccupazione e preservando alla fine il prestigio del prodotto.

Un esito sperato dopo la lunga controversia giudiziaria tra il Comune e il gruppo Sangemini che per dieci anni ha gestito lo stabilimento occupandosi dell’imbottigliamento e detenendo anche l'uso marchio. Il caso Fiuggi scoppia nel 2011 dopo la chiusura dell'impianto per sei mesi. Manovra che si è rivelata dannosa per il commercio e per la produzione costringendo i dipendenti alla cassa integrazione. La motivazione dei dirigenti riportava la necessità della messa a norma del complesso, “immotivata” ribadisce ancora oggi il sindaco di Fiuggi Fabrizio Martini dato che la struttura risale al ’96. In questo scenario, che poi ha visto mobilitarsi i sindacati con il conseguente sciopero degli stessi operai, si inserisce poi la decisione del Comune di Fiuggi di fare causa alla Sangemini per il mancato pagamento delle royalty. Insomma una bega che ha praticamente portato alla sparizione delle bottiglie dai canali della grande distribuzione.


Stabilimento della Fiuggi

“Veniamo da un passato piuttosto critico – ci ha detto il sindaco Martini  – con un gestore che non è riuscito ad essere all’altezza degli standard che l'acqua rappresentava. Adesso che ci siamo riappropriati dell’impianto di imbottigliamento e dell’uso del marchio possiamo ricostruire un valore economico importante attraverso una gestione che segue criteri aziendalistici e in totale sinegia con la società Terme di Fiuggi Spa senza intromissioni politiche. Siamo orgogliosi di poterlo fare, perché finalmente, almeno in questo caso, un’amministrazione pubblica non viene tacciata come distruttrice di valori per inefficienza”.

Il nuovo capitolo della Fiuggi riporta il buon umore nel territorio. “Era una questione prioritaria ridare visibilità al brand che rischiava di essere oscurato. La Fiuggi si è sempre identificata con il nome della città rappresentando l’identità del territorio, che ha una grande vocazione turistica. L’acqua è la testimonial d’eccellenza che va a finire direttamente sulle tavole di tutto il mondo”. Fiuggi e le sue famose terme richiamano ogni anno turisti da ogni parte d’Europa e da oltreoceano, che nel periodo estivo toccano il milione.

I ricavi che verranno dalla vendita della Fiuggi andranno nelle casse comunali, anticipa Martini. “Per ora siamo in una fase di start up – ha dichiarato -. Abbiamo ripreso la produzione solo da quattro mesi. E fino ad ora ci siamo occupati del risanamento. Una volta  entrati a regime, investiremo i ricavi per le infrastrutture”. L’immagine grafica manterrà i colori sociali della Fiuggi ma si presenterà al consumatore con uno stile più innovativo. Le bottiglie ritorneranno anche nei mercati esteri consolidati in questi anni, soprattutto Usa e Russia.