di Marco Sciarrini
Appuntamento romano per la presentazione del nuovo rum Don Papa, edizione limitata Rye Aged.
Per l’occasione si è scelta la cornice del The Sanctuary di Colle Oppio proprio di fronte al monumento più amato dai romani, il Colosseo. La novità di Don Papa, un rum small batch che arriva dalle Filippine, ma che ha un’anima statunitense. Per Rinaldi 1957, società che rappresenta il Brand in Italia, c’era Gabriele Rondani Marketing & Pr Director, che ha introdotto la serata e i vertici della Don Papa, Patrick McAleenan, Marilyn Meisner and Tamika Sewnarain, Export Manager Europe. La serata in una atmosfera da secret jungle, ispirato a “Sugarlandia”, ovvero l’isola di Negros una delle 7.200 isole filippine dalla incredibile biodiversità, che da sola produce la metà della canna da zucchero di tutto il paese. Anche l’etichetta, altra produzione newyorchese di Stranger & Stranger per Dom Papa, trova le sue radici nella storia e come sempre riporta la presenza di “Papa Isio”, soprannome del popolare eroe rivoluzionario Dionisio Magbuelas combattente nella guerra contro gli invasori spagnoli, figura avvolta all’esoterico e mistico, a cui si è ispirata l’Azienda.
La serata ha visto allietare gli ospiti con una cena a base di Rum Don Papa Rye Aged e food in pairing. In primis, il prodotto servito in purezza, quindi in cocktail preparati per l’occasione e abbinati a spring rolls con guanciale, cavolo-verza e ananas, quindi a tempura di gambero con salsa ponzu e a mini ceviche con mango accompagnata da una cialda al mais e cacao, grazie all’estro dello chef e alla supervisione di Paolo Vercellis, Brand Manager Rinaldi 1957. La nuova edizione limitata di Don Papa Rum nasce dalle diverse influenze che hanno contraddistinto la storia delle Filippine. Negli ultimi tre secoli infatti l’arcipelago asiatico ha subito diverse occupazioni, ultima delle quali quella statunitense. Don Papa Rye Aged Rum riesce a far convivere la parte ricca e dolce del Rum filippino alla magia e alla storia dell’epoca del Proibizionismo americano. Negli Stati Uniti degli anni ’20, infatti, la maggior parte dei whiskey prodotti erano Rye, ovvero distillati a base prevalente di segale. Dopo l’uscita dei primi bourbon, whiskey dai sentori più morbidi e dolci, il Rye conobbe un periodo di decadenza. Una lunga fase buia dalla quale però oggi questo distillato è completamente uscito, anche grazie al proliferare delle distillerie artigianali negli Stati Uniti. La combinazione temporale del proibizionismo americano e del boom della canna da zucchero nelle Filippine è stata la perfetta ispirazione per Don Papa Rye Aged Rum. Il caratteristico colore dorato di Don Papa Rye Aged Rum è il frutto dell’unione fra i campi verdi di segale degli Stati Uniti e la fresca brezza marina filippina. Un mix tra note dolci dell’oro nero, la melassa, con i sentori speziati, vegetali e intensi dell’invecchiamento, interamente effettuato in botti che hanno precedentemente contenuto Rye Whisky americano. Il risultato finale è un nuovo Rum vellutato e complesso. Al naso, predominanti le note secche e speziate, al palato un sorso mielato intervallato dalla speziatura del pepe con un finale molto delicato e sorprendentemente tendente alla mela. Tutto il profumo del legno che ha contenuto Rye Whisky è ben percepibile e fornisce una nota caratteristica anche leggermente sapida, raggiunge una gradazione di 45% ed è un’edizione limitata di categoria Super Premium.