(Torre Mora)
Tempo di premi in terra inglese per Torre Mora, l’azienda siciliana di proprietà della famiglia Piccini che ha base a Rovittello, nel comune di Castiglione di Sicilia (Ct) e nella contrada Torre, parte del comune di Linguaglossa (Ct).
Ad aggiudicarsi i premi di alcuni dei concorsi più ambiti sono i due Scalunera Etna, Rosato e Bianco. “Accogliamo questa notizia con grande orgoglio, un riconoscimento che rafforza la nostra convinzione di aver puntato su di un territorio unico per bellezza, caratteristiche pedoclimatiche nonché per la preziosa eredità culturale tramandata attraverso una viticoltura eroica – afferma Mario Piccini, patron della cantina – Questa rappresenta per noi un’occasione per ringraziare la Sicilia e il territorio dell’Etna in particolare, che ci ha accolto con affetto. Il Nerello legato al territorio dell’Etna sta dimostrando di potersela giocare alla pari con i più blasonati rosati provenzali. Adesso tocca a noi produttori recuperare con molta umiltà quel gap culturale legato ad una produzione di rosati di qualità iniziata in Francia quasi tre decadi fa”.
Tra i premiati, lo Scalunera Rosato 2018, 100% Nerello Mascalese: ottiene una medaglia d’oro e vince il Rosé Trophy (WC 2019 – Sicilian Rosé Trophy, International Rosé Trophy) con 96 punti, come miglior rosè in assoluto della selezione di oltre 10 mila campioni in degustazione per la giuria della competizione inglese giunta alla 36esima edizione; si aggiunge la medaglia d’oro The Global Masters Rose organizzata da The Drink Business. Ad essere premiato anche Scalunera Bianco 2018, 100% Carricante, che ottiene invece la medaglia d’oro con 95 punti al Decanter WWA e una medaglia d’argento all’Iwc, un concorso londinese tra i più importanti del settore che valuta alla cieca migliaia di campioni in maniera molto rigorosa per tipologia, regione e annata. Ogni vino che si aggiudica una medaglia viene degustato dalle 3 alle 7 volte da un minimo di 12 giudici diversi, tra cui alcuni Master of Wine. La premiazione ufficiale avverrà a Londra il 9 luglio nel corso di un’esclusiva cena di gala, un evento spesso soprannominato “gli Oscar del mondo del vino” per l’importanza che ha acquisito negli anni e per l’autorevolezza che gli viene riconosciuta.
E se i riconoscimenti arrivano, per Mario Piccini la massima gratitudine va all’Etna, territorio su cui ha scelto di investire con la sua cantina Torre Mora. Sono 13 gli ettari di vigneti a conduzione biologica situati a Rovittello, nel comune di Castiglione di Sicilia e nella contrada Torre, parte del comune di Linguaglossa. Su suolo nero sciolto vulcanico, con elevata altitudine dei vigneti, in cui coltiva prevalentemente ad alberello su terrazzamenti delimitati da muretti a secco. “La filosofia di Torre Mora è un vitigno, una terra. Un legame unico che unisce il Nerello Mascalese, per i rossi, e il Carricante, per i bianchi, con il territorio dell’Etna, è per noi fonte di ispirazione. L’Etna è un territorio unico – afferma Piccini – e va rispettato”. E a tal proposito conclude, con un riferimento alla pulizia delle strade etnee dopo il gesto forte e contagioso del produttore Frank Cornelisse (ne abbiamo parlato qui>): “Plaudiamo l’iniziativa di Frank Cornellissen per tutelare il decoro del vulcano e delle sue strade e raccogliamo l’invito del sindaco di Castiglione impegnandoci ad adottare un tratto di strada per una pulizia periodica, questo in attesa di trovare un accordo di più ampio respiro.” Nella fattispecie Torre Mora si impegna a ripulire il tratto che collega Strada di collegamento tra la strada statale 120 e Strada Regionale Mareneve – Quota Mille nella frazione di Rovittello.
F.L.