di Maristella Vita
“Vero”, un termine che in dialetto veneto ha due significati; oltre a quello proprio della lingua italiana, vuol dire anche “vetro”.
In “Radecio de Vero”, il premio del Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp recentemente istituito per riaffermare l’originalità del pregiato ortaggio, questa dicotomia lessicale è il gioco su cui si basa il progetto: il vero Radicchio di Chioggia Igp, afferma convinto il Presidente del Consorzio Giuseppe Boscolo Palo è quello che, oltre a potersi fregiare da 10 anni dei loghi comunitari, ha alle sue spalle un secolo di storia. Ma “de vero” è anche il materiale con il quale è realizzato questo particolarissimo premio. Una preziosa e fragile opera d’arte che il Consorzio ha affidato per la realizzazione alla storica fornace Linea Valentina di Murano (VE). Durante la premiazione avvenuta nella sede del Consorzio, a Chioggia (VE), Boscolo Palo ha ricordato che “in Veneto si produce più di metà del radicchio di tutta Italia ed il nostro di Chioggia Igp è primo per superficie coltivata e quantità di produzione, mentre in tutto il mondo si sono diffuse tipologie che lo imitano, ma non lo eguagliano. È ottenuto da seme autoctono conservato gelosamente e tramandato dalle famiglie degli ortolani che lo coltivano secondo uno specifico disciplinare nel territorio di 10 comuni, nelle provincie di Venezia, Padova e Rovigo, frutto vero del territorio chioggiotto di cui è a tutti gli effetti originale ambasciatore”.
La Giuria composta dallo stesso Boscolo Palo, dall’assessore all’Agricoltura di Chioggia, Daniele Stecco, dal presidente della Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, Marco Donadi e dal giornalista Umberto Tiozzo ha assegnato i riconoscimenti: per la categoria Cultura, a Pierluca Donin, direttore di Arteven, il circuito teatrale del Veneto e presidente dei 14 circuiti italiani, per essere il regista delle “Baruffe in Calle”, storico spettacolo itinerante il cui allestimento richiede il coinvolgimento di Chioggia come scenografia naturale.
per la categoria Economia: a Cesare Bellò, in qualità di vero esperto del settore ortofrutticolo. Vicepresidente del Cso Italia, Centro servizi ortofrutticoli, è di fatto “l’Uomo del Radicchio”, come gli è stato recentemente riconosciuto al MacFruit di Rimini. per la categoria Sport, al calciatore Franco Cerilli per la sua fulgida carriera calcistica, costruita tra gli anni ’70 e ’80 indossando in serie A la maglia dell’Inter e specie quella del Lanerossi Vicenza, insieme al’indimenticabile Paolo Rossi.