Si tratta di Ferdinando Camon, Christian Greco, Carlo Nordio, Gerard Basset e il Cardinale Mario Zenari. Cerimonia di premiazione il 29 settembre
Svelati oggi da parte della presidente della Fondazione Masi, Isabella Bossi Fedrigotti, i cinque vincitori della 37^ edizione del Premio Masi.
I tre riconoscimenti del Premio Civiltà Veneta sono stati assegnati al padovano Ferdinando Camon, “singolare esempio di scrittore provinciale ed europeo insieme” come sottolinea la giuria del premio; al direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, vicentino, “egittologo e archeologo di fama internazionale”, e al magistrato trevigiano Carlo Nordio, “luminosa figura di servitore della giustizia, mai disgiunta da umanità e garanzia dei diritti costituzionali”. Attribuito invece “alla straordinaria carriera e opera” del Master of Wine anglo-francese Gerard Basset il Premio Internazionale Civiltà del Vino. Infine il Premio Internazionale Grosso D’Oro Veneziano va al Cardinale Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria, “impegnato nello scenario di una lunga e atroce guerra ad alleviare sofferenze e lutti con spirito umanitario che trascende valutazioni di appartenenza”. “L’ operare con dedizione e impegno non esibito è tratto comune dei premiati dell’edizione 2018; il nostro riconoscimento ancora una volta getta uno sguardo attento a storie personali che mirano ad accrescere consapevolezza e cultura per metterle al servizio della coscienza etica e sociale – afferma la presidente Isabella Bossi Fedrigotti – In particolare poi, la giuria punta i riflettori sul “Pil letterario delle Venezie” attestando la straordinaria ricchezza di questa terra nel proporre figure di alta levatura culturale e artistica”.
Sandro Boscaini, vice presidente Fondazione Masi e presidente Masi Agricola, sottolinea: “Il Premio Internazionale alla solidarietà va quest’anno a un’alta personalità veneta; si riconosce così anche una regione che nel corso della sua storia ha donato con generosità al mondo migliaia di missionari e volontari”; e continua “sempre in ambito internazionale è scelta una personalità che ha contribuito come pochi altri alla comprensione, all’apprezzamento e alla promozione del vino elemento di cultura e di economia delle nostre genti”.
La premiazione si terrà sabato 29 settembre a Verona presso il Teatro Filarmonico e sarà preceduta, come da consuetudine, dalla cerimonia privata presso le Cantine Masi dove i cinque vincitori apporranno la loro firma sulla storica botte di Amarone, originale oggetto del Premio. In forma non simbolica la Fondazione Masi tradizionalmente riserva all’opera filantropica o culturale del Premiato Grosso D’Oro una somma in denaro; per espressa volontà del Cardinale, sarà devoluta a sostegno di tre ospedali non-profit siriani (due a Damasco uno ad Aleppo) aperti a tut ti senza distinzione di appartenenza. “Eccezionalmente per la prima volta nella lunga storia del Premio, la Fondazione Masi si appella alla sensibilità dei propri amici per un contributo a favore di questo progetto di valenza umanitaria, destinato a salvare vite laddove la guerra continua a bruciarne” conclude Isabella Bossi Fedrigotti, segnalando la Fondazione Avsi incaricata alla raccolta
MOTIVAZIONI
PREMIO CIVILTA’ VENETA – (Riconoscimento a personalità – venete per nascita, per famiglia o per adozione – che si sono distinte nei campi della letteratura, dell’arte, del giornalismo, della scienza, dello spettacolo e dell’economia, e che con la loro opera hanno promosso e valorizzato le capacità della gente veneta nei più vasti campi dell’attività umana, facendosi portatrici dei valori fondamentali di questa terra)
- FERDINANDO CAMON – “Padovano, tra i più noti autori e intellettuali italiani, ha saputo unire nella sua ricca opera letteraria i valori dell’antica civiltà contadina veneta a quelli di una società aperta ma non acriticamente prona alle illusioni del progresso. Singolare esempio di scrittore provinciale ed europeo insieme.”
- CHRISTIAN GRECO – “Vicentino, direttore del Museo Egizio di Torino e già direttore del Rijksmuseum van Oudheden di Leida, egittologo e archeologo di fama internazionale, si è impegnato non solo nella ricerca e nella conservazione delle vestigia di civiltà scomparse, ma anche nel sostenere e diffondere una visione nuova dei musei, quali luoghi di incontro e di educazione nell’ambito di una lettura sempre rinnovata del nostro passato.”
- CARLO NORDIO – “Trevigiano, magistrato in prima fila nella lotta al terrorismo e alla corruzione in tutti i suoi aspetti, luminosa figura di servitore della giustizia, mai disgiunta da umanità e garanzia dei diritti costituzionali, si è da sempre impegnato per un’Italia più equa e per una cosa pubblica più trasparente «con il dovuto disinteresse e lontano dai riflettori».”
PREMIO INTERNAZIONALE CIVILTA’ DEL VINO (E’ dedicato al grande mondo della vitivinicoltura e premia le personalità più rappresentative che hanno contribuito a livello internazionale a esaltare l'antica cultura della vite e del vino)
- GERARD BASSET – “Ha contribuito in maniera determinante alla comprensione, all’apprezzamento e alla promozione del vino nel mondo, grazie all’autorevolezza che gli deriva da uno straordinario bagaglio di conoscenze e da un approccio ammirato ed empatico con i territori, le aziende e gli uomini del vino. Attualmente è l'unica persona al mondo a detenere i titoli combinati di Master of Wine, Master Sommelier, Wine Mba, Oiv Master in Wine Management e World's Best Sommelier.”
PREMIO INTERNAZIONALE GROSSO D’ORO VENEZIANO (E’ riservato a personalità che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura nel mondo, generando quella comprensione tra i popoli che si sviluppa in solidarietà, progresso civile e pace)
- CARDINALE MARIO ZENARI – “E’ Nunzio Apostolico in Siria dal 2008 dopo aver servito la diplomazia della Santa Sede in aree critiche e nelle maggiori istituzioni internazionali. Gli è riconosciuto l’altissimo valore dell’attività svolta nell’estrema complessità del tessuto politico, religioso e sociale di un paese tormentato da lunga e atroce guerra: suo tramite, la Chiesa Cattolica si adopera nell’alleviare sofferenze e lutti con quello spirito umanitario che trascende valutazioni di appartenenza.”
C.d.G.