(La copertina di Monsieur che raffigura Massimo Bottura che ha vinto il premio Ferrari)
da Milano, Michele Pizzillo
Non poteva esserci ambientazione migliore dell’Expo, in particolare il “Ferrari Spazio Bollicine” allestito all’interno del padiglione Eataly, per consegnare i riconoscimenti dell’ottavo Premio giornalistico Ferrari.
Che ha visto premiare come “Copertina dell’anno” quella del mensile “Monsieur” riproducendo Massimo Bottura perché“la copertina spicca per la raffinatezza e la cura del dettaglio della rielaborazione grafica: Massimo Bottura, come un personaggio di Arcimboldo, è reinterpretato con i prodotti tradizionale della sua terra, perché la cucina per rinnovarsi deve tornare al passato. Lo strillo, “Dietro la maschera del food”, propone una chiave di lettura originale per salvare l’intelligenza del cibo”. “Monsieur” ha prevalso sulle copertine di “Famiglia Cristiana”, “Io Donna”, “National Geographic” e “Panorama”.
Per l”Arte di vivere italiana – articolo dell’anno” il premio è stato assegnato a Peter Loewe per l’articolo “Il meglio di Napoli” pubblicato sul magazine svedese “Plaza Uomo” perché rappresenta un esempio di come si può valorizzare il bello, il buono e il ben fatto dell’Italia. Questo premio fu assegnato per la prima volta l’anno scorso, al New Yorker, e ha l'obiettivo di valorizzare l'articolo apparso sulla stampa estera che meglio abbia saputo raccontare l'arte di vivere italiana, ossia quel connubio di creatività', artigianalità' e raffinatezza che fanno amare nel mondo il nostro stile di vita e l'eccellenza delle nostre produzioni. L'iniziativa gode del patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri ed e' stata molto apprezzata dal Ministero degli Esteri che le ha dedicato un'apposita sezione all'interno del proprio sito.
Per “Il titolo dell’anno” è stato scelto “il coppolone” apparso sulla prima pagina del quotidiano “Il Tempo” di Roma il 3 dicembre 2014, quando scoppiò lo scandalo di mafia capitale. Le motivazioni della giuria: “È un titolo che, con il supporto di una grafica di notevole impatto, è già passato alla storia. Perché l'unica parola, coppolone, che evoca il cupolone, simbolo di Roma, e l'immagine, una coppola per l'appunto, rendono immediatamente l'idea di uno scandalo tra i più devastanti nell'ultima cronaca italiana e i cui effetti sono tutt'altro che conclusi”.
È un titolo che, con il supporto di una grafica di notevole impatto, è già passato alla storia. Gli altri titoli scelti dalla giuria sono stati pubblicati dal Corriere della Sera, il Giornale, la Repubblica e il Resto del Carlino.
A tutti i premiati sono state regalate 1.000 bottiglie di Ferrari Trento doc.
Il premio giornalistico Ferrari è stato voluto dalla famiglia Lunelli “per ringraziare i media italiani e stranieri per la loro attenzione che riservano al mondo della ristorazione e dei vini, ma anche al saper vivere all’italiana”, ha detto Camilla Lunelli all’inizio della manifestazione di premiazione condotta dalla direttrice di RaiNews Monica Maggioni. E, evidenziato da un’azienda che è stata fondata nel 1902 da Giulio Ferrari e che all’ultima esposizione universale tenutasi a Milano, nel 1906, a soli 26 anni di età, conquistò una medaglia d’oro per l’originalità del prodotto che mise in esposizione, manco a dirlo, uno spumante è sicuramente ammirevole.
E, così, da oltre un secolo Ferrari è sempre sinonimo di grande prodotto. Oltretutto capace di valorizzare il lavoro di centinaia di viticoltori trentini ormai vocati a pratiche agricole che non utilizzano concimi e diserbanti chimici. Tant’è che Matteo Lunelli, presidente di Ferrari, anticipa l’imminente uscita sul mercato di un Ferrari bio. Mentre durante la cerimonia di premiazione è stato messo in degustazione un Trento invecchiato otto anni, cioè quello della vendemmia di quando fu assegnato a Milano l’organizzazione dell’Expo. Le stesse bollicine che concludono le cerimonie e gli incontri più importanti di Expo. E che i Lunelli hanno servito al primo ministro francese Walls durante la sua visita ad Expo. Un bel colpo, non c’è che dire, far degustare bollicine italiane ad un paese che esporta milioni di bottiglie di vino.