Si è svolta a porte chiuse per rispettare le norme anti Covid la quinta edizione di “Panettone senza confini”,
la manifestazione dedicata al re dei lievitati che fino allo scorso anno è stata itinerante, toccando varie città, tra le quali anche Palermo e che ha come obiettivo quello di portare alla ribalta varie interpretazioni del panettone attraverso le creazioni di pasticceri provenienti da tutta Italia. Quest’anno la giuria si è riunita a porte chiuse nel teatro Sociale di Montichiari per valutare i panettoni in gara. Due le sezioni della competizione: “Miglior panettone tradizionale” con rispetto rigoroso delle regole del disciplinare e “Miglior panettone selezione” con l’utilizzo obbligatorio di alcuni ingredienti come arancia e caffè.
Per la sezione selezione, il primo classificato è stato il panettone della Pasticceria Ferrante di Campomorone in provincia di Genova. Secondo si è piazzato il panettone della Pasticceria Delizia della famiglia Lo Faso a Bolognetta in provincia di Palermo, terzo quello della Pasticceria Grué di Felice Venanzi e Marta Boccanera, a Roma.
(Il panettone della pasticceria Delizia)
Per il panettone tradizionale, invece, il primo posto è andato a quello di Vincenzo Faiella di San Marzano sul Sarno, in provincia di Salerno, il secondo se lo è aggiudicato Roberto Cantolacqua Ripani, della pasticceria Mimosa di Tolentino e Civitanova Marche e il terzo Denis Dianin, di D&G patisserie, di Selvazzano Dentro in provincia di Padova.
A valutare i lievitati, la giuria presieduta dal maestro Iginio Massari con, al suo fianco, la figlia Debora, maestra dell’Accademia Maestri pasticceri Italiani Ampi e tecnologa alimentare, il padre del panettone moderno Achille Zoia, il presidente della Confederazione Pasticceri italiani Conpait Angelo Musolino, Piergiorgio Giorilli lievitista pluripremiato e il maestro Ampi Maurizio Colenghi. “Difficile il compito del tavolo da me presieduto – ha detto Massari – visto il livello generale dei prodotti degustati che, tra l’altro, non hanno mostrato particolari problemi nonostante siano stati sottoposti ad un trasporto non ottimale. Pochi i punti che separano i concorrenti, quale segno di un equilibrio all’insegna della qualità”. “Difficile gestire ingredienti di questa natura trovando un equilibrio ideale, questo ha fatto la differenza nelle nostre valutazioni”, ha aggiunto Piergiorgio Giorili, che ha giudicato i panettoni “selezione”.
(Debora e Iginio Massari valutano i panettoni)
La manifestazione, oltre a volere valorizzare un dolce che, grazie all’utilizzo di eccellenze tipiche di molte regioni, rappresenta tutto il territorio nazionale, ha anche una valenza sociale, infatti sin dal suo esordio, il ricavato dell’evento viene destinato alla Starterprius, che si occupa della scolarizzazione dei bambini siriani. Anche quest’anno tutti coloro che vorranno unirsi alla causa, potranno donare Panettoni che saranno venduti per raggiungere i fini perseguiti dalla stessa Associazione. Una sintesi della manifestazione sarà trasmessa sulla pagina Facebook “Panettone senza Confini”.
C.M.