di Roberto Chifari
Al Verde Giffoni, la kermesse dedicata alla sostenibilità ambientale per la Generazione Z, è stata presentata Biorfarm la prima comunità agricola digitale.
L’idea è semplice e si basa su quattro passaggi: adottare un albero, seguire la coltivazione, ricevere la frutta a casa e partecipare ad un circolo virtuoso che premia il piccolo agricoltore evitando che sia schiacciato dalla grande distribuzione. La startup è nata in campagna con l’obiettivo di creare un social market place, un punto di incontro tra gli agricoltori biologici e le persone. “Dopo l’Università, partii per Milano e iniziai a lavorare da consulente finanziario, poi tornai a casa mia in Calabria, nell’azienda agricola di famiglia, e mi resi conto di aver smarrito il sapore, un sapore che non trovavo nel supermercato – racconta Osvaldo De Falco, Ceo & Co – Founder di Biorfarm -. Mio padre faceva molto fatica come agricoltore ad essere economicamente sostenibile, e in realtà non era solo un problema di mio padre ma di tanti altri piccoli agricoltori. Con un mio amico, Giuseppe, pensammo ad un modo per salvarli ma soprattutto volevamo restituire ai consumatori un prodotto di qualità e biologico”.
L’obiettivo era dunque quello di creare di una rete di agricoltori, non solo per adottare un albero e sostenere un operatore, ma soprattutto per riceverne i frutti e poter assaporare un prodotto sano e biologico, capace di azzerare il macchinoso processo della filiera alimentare. “Volevamo condividere i nostri prodotti con tutto il territorio italiano ma non ne avevamo la forza – racconta Antonella Dell’Orto, agricoltrice della rete Biorfarm -. Quando ho sposato l’idea di Biorfarm le richieste sono aumentate di giorno in giorno, e ad oggi siamo a più di 2000 adozioni. Ogni albero adottato rappresenta la fiducia che ogni consumatore ha deposto in me e nella mia realtà”. Biorfarm è la realtà sostenibile che consegna ai ragazzi e alle ragazze di Giffoni la chiave per accedere ad un mondo più sano, un mondo migliore. Il progetto del frutteto digitale ideato insieme con Giffoni, di cui saranno comunicati ulteriori dettagli durante l’edizione di luglio, e attraverso il quale si avrà la possibilità di sostenere alcuni enti locali che si occupano di beneficenza vuole promuovere la prima esperienza di comunità digitale ed economia condivisa. Un modo per sostenere i piccoli agricoltori