L’ottimismo avanza e, così, si cominciano ad organizzare eventi in presenza, magari con format diversi e quasi sempre innovativi rispetto al passato.
E’ il caso di Milano Golosa, la kermesse ideata dal giornalista Davide Paolini che per i sapori che porterà a Milano da tutta Italia con la IX edizione in programma il 16 e 17 ottobre, ha scelto uno dei complessi monumentali più belli e antichi della città, i Chiostri di Sant’Eustorgio del Museo Diocesano di Milano, che per la prima volta ospiteranno un evento dedicato al cibo. L’altra novità è l’accesso gratuito per i visitatori. E, ancora, per chi non potrà partecipare alla manifestazione, ma anche per chi, girando tra gli stand vuole fare shopping ma non vuole il peso delle buste, Milano Golosa ha pensato ad un apposito servizio di delivery così, in collaborazione con Glovo, si potranno acquistare i prodotti presenti in fiera dall’app e farseli consegnare direttamente a casa. Milano Golosa, insomma, si adatta al consumo che cambia e, nello stesso tempo, si fa precursore di un nuovo modo di intendere le fiere, tanto da fare del delivery parte integrante della IX edizione della kermesse che ospita la prima edizione di Thelivery Awards, il premio riservato ai ristoranti delivery più amati e votati sulla piattaforma www.theliveryawards.com e che ha raccolto decine di migliaia di voti da tutta Italia: i vincitori delle varie categorie saranno premiati proprio a Milano Golosa, durante una serata esclusiva, a porte chiuse, programmata per il 15 ottobre. Però, i piatti vincitori dei Thelivery Awards potranno essere degustati direttamente all’interno di Milano Golosa. Ma non solo. Dal 15 al 24 ottobre sarà possibile anche ordinare il menù di Thelivery Awards dall’applicazione Glovo, “degustando” così i vincitori direttamente a casa propria.
Queste le novità diciamo pratiche. Poi ci sono le novità che ogni anno Paolini riesce a selezionare in tutta Italia per portarli a Milano. Una selezione rigorosa di espositori, ispirata da un concetto molto semplice: entra solo chi oltre a mettere passione, professionalità e rispetto del territorio nei propri prodotti mixa questi ingredienti in qualcosa di veramente buono. Così Milano Golosa assicura ai visitatori uno straordinario viaggio tra il meglio della produzione gastronomica artigianale e di nicchia che produce l’Italia. Che, come sempre, si potrà assaggiare, comprare e approfondire le conoscenze su temi legati alla produzione e storia dell’enogastronomia più autentica parlando direttamente con i suoi artefici: i produttori. E, per rendere più facile questo viaggio, l’allestimento sotto gli antichi chiostri di Sant’Eustorgio, è studiato seguendo un percorso di degustazione e di approccio con tutti i prodotti presenti alla manifestazione. Facendo attenzione a non trascurare alcune novità che potremmo definire imperdibili come la Bresaola di wagyu dell’azienda Brisval di Novate Mezzola fatta secondo una vecchia ricetta di famiglia; il ragù di selvaggina trentina dell’azienda Alpe Magna di Castelnuovo; il biscotto di Venafro dell’azienda Il boccone del re che, però, è un prodotto salato; il liquore all’alloro Dalloro di Casa Allora di Palermo; i salumi di maiale nero calabrese di Nero di Calabria; il baccalà mantecato dell’azienda Nòmada di Marinèr di Salzano; il baccalà alla vicentina della Gastronomia Marcolin di Padova; il panettone con alghe e alici di Acquapazza Gourmet di Cetara; la Pitina dell’Associazione Produttori Pitina di Meduno, un prodotto friulano identitario fatto prevalentemente di carne magra di capra, pecora o montone; le fette biscottate dell’azienda Opera Waiting di Poggibonsi realizzate con lievito madre; la ‘Nduja del Salumificio Sap di Calimera Calabra; Friscous dell’azienda Friscous Petramarè di Ruffano, un “cous cous italiano” realizzato con una selezione di semole e farine di grano duro italiano.
Michele Pizzillo