(Un momento del talk show organizzato da Italia a Tavola)
di Fabiola Pulieri
“Il turismo in Italia ritorna a crescere, i Musei italiani hanno avuto nel 2015 cinque milioni di visitatori in più e noi dobbiamo essere bravi a governare questa crescita senza fare errori. Dobbiamo unire le nostre eccellenze e per farlo partiamo dalla ristorazione all'interno dei Musei. Tra qualche settimana saranno presentati i bandi e si punterà all'eccellenza”.
Questa le parole del ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, ospite di un talk show moderato dal direttore del Tg2 Marcello Masi. Occasione d'incontro con il ministro questa mattina è stata la consegna dei premi “Awards 2015” di Italia A Tavola e Fipe – Confcommercio assegnati ad alcune personalità di spicco del settore della ristorazione, rappresentanti di istituzioni o imprenditori, che si sono particolarmente distinti nella valorizzazione del Made in Italy agroalimentare e nella promozione dello stile italiano. La città di Firenze ha ospitato per il sesto anno consecutivo il premio Italia A Tavola, che è giunto quest'anno alla sua ottava edizione iniziata con un talk show dal titolo: ”L'ospitalità e lo stile italiano, motori del turismo e della filiera agroalimentare” che si è tenuto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
(Il ministro Franceschini riceve il premio)
Durante il dibattito un unico coro si è levato dalle voci dei partecipanti ed è stato quello di fare squadra, di unire le forze per far ritornare il nostro paese ad avere quella considerazione di luogo dove regna il bello, l'arte e l'eccellenza. Sempre il Ministro Franceschini ha puntualizzato: “Noi non abbiamo bisogno di turismo 'mordi e fuggi', ma di turismo di qualità che non significa di nicchia, bensì di milioni di persone che cercano l'eccellenza e sanno che da noi la possono trovare. La nostra bravura deve essere quella di unire tutte le nostre eccellenze, dalla moda, al cibo, all'arte, per farne un'unica offerta. Questo ci permetterà di ottenere nuove risorse da reinvestire, soprattutto nella formazione. Penso ai Musei che hanno bisogno di nuove assunzioni, ma anche al settore dell'accoglienza in cui abbiamo previsto una parte di formazione costruttiva per un settore che si evolve molto in fretta”.
La Fipe (Federazione Italiana Pubblici Servizi), in occasione di questa premiazione ha realizzato, e presentato durante il talk show, uno studio che dimostra proprio come l’accoglienza e il cibo siano elementi di richiamo per il turismo e strumenti per la valorizzazione dello stile tipico italiano.
(Annie Feolde)
Nella classifica dei punti di forza dell’offerta turistica gli aspetti ritenuti più importanti durante il soggiorno, dai turisti che visitano l'Italia, sono considerati la cortesia/ospitalità e la qualità del cibo e delle bevande a seguire l’offerta di intrattenimento, l’offerta culturale ed altri fattori che ricevono ben poca attenzione e importanza e che risultano essere altresì fondamentali nella scelta di un successivo e più prolungato soggiorno nel nostro Paese, obiettivo al quale è invece necessario puntare nel futuro. Ma quello che arricchisce realmente e rende indimenticabile un’esperienza turistica, non sono pochi o alcuni elementi distinti, bensì un insieme di questi: la qualità della cucina e del cibo, la cultura, i prodotti artistici e artigianali, il paesaggio e tutto ciò che è made in Italy. Il Direttore di Italia A Tavola Alberto Lupini ha sottolineato come “solo lavorando tutti insieme al raggiungimento di un unico obiettivo, che è la valorizzazione del made in Italy, si raggiungono ottimi risultati” e questo premio è l'occasione affinché si parli degli operatori del settore, dai cuochi, ai pasticceri, ai barman, ma “non bisogna fermarsi a questo, bisogna andare oltre la sigla iniziale e pensare in termini di sistema, intorno a questo settore infatti gira un indotto di tanti altri settori, ci sono i servizi, i trasporti, la tecnologia e tutto ciò che ruota intorno alla tavola. Se facciamo sistema e aggiungiamo la moda, il design ecc… l'Italia cambia davvero perché riesce a dare un'immagine di sé totale e del vero stile italiano, quello che tutti ci invidiano e quello che tutti ci vogliono copiare”.
Ai tre premi assegnati questa mattina al ministro dei Beni Culturali e del Turismo, allo chef Niko Romito del ristorante Reale di Castel di Sangro (3 stelle Michelin) e alla famiglia Cerea, proprietaria dello storico ristorante Da Vittorio di Brusaporto (anch’esso 3 stelle Michelin) oltre un premio speciale a Annie Féolde, (3 stelle Michelin) chef e proprietaria della Enoteca Pinchiorri,si aggiungeranno questa sera, durante la cena di Gala che si terrà a Palazzo Borghese, le premiazioni dei vincitori del sondaggio online di Italia a Tavola “Personaggio dell’anno 2015 dell’enogastronomia e della ristorazione” al miglior cuoco e pasticcere vinto da Chef Rubio con 17.280 voti, al miglior opinion leader Sara Papa arrivata prima con 15.271 voti, al miglior Maître e Sommelier Vito Intini, presidente Nazionale Onav, che ha ottenuto 12.866 voti e al miglior barman Gian Nicola Libardi vincitore con 9461 voti.