Si è chiusa la II Edizione del Best Italian Wine Awards, la speciale classifica pensata dalla coppia Gardini-Griffagnini.
“Gli italiani sono dei grandi”. Così ha esordito Luca Gradini nella premiazione dei Best italian Wine Awards 2013, alle Officine degli Eventi presso le Terme di Milano. Un alternarsi di eccellenze regionali distribuite da nord a sud dell’Italia, tutte con le loro peculiarità territoriali, tutte marchiate dalla mano dei produttori che fanno del vino una qualità assoluta. La creme de la creme del Belpaese, raggruppata in 50 vini scelti tra circa 300 etichette in una lunga degustazione durata 3 giorni e che ha visto in commissione d'assaggio esperti e critici del vino come Enzo Vizzari, Daniele Cernilli, Antonio Paolini, Raul Salama, professore alla facoltà di Enologia a Bordeaux, collabora con Le Monde e Figaro, e i master of wine Tim Atkin e Christy Canterbury,; Luca Ferraro, Capo redattore centrale del Corriere della Sera e sottile penna della rubrica Corriere Divini e Davide Paolini, alias Il Gastronauta, e Pier Bergonzi.
In aggiunta 9 Award 2013, premi speciali “dedicati ai vini, le aziende e le persone che si sono distinte durante l’anno, per aver contribuito a rendere il mondo del vino italiano un’esperienza unica, di carattere e personalità”.Tradizione, terroir, storia, ma anche innovazione, rapporto qualità-prezzo, scommesse per il futuro, eleganza, carattere, riconoscibilità e stupore. Un mix capace di dare il giusto valore ai vini noti, famosi da tempo perché hanno un grande passato, ma capace di dare voce anche alle etichette meno conosciute, valide nella stessa maniera sul nostro territorio. Ancora Toscana e Piemonte tra le regioni più premiate a contendersi i primi tre gradini del podio. Primo posto assoluto al Brunello di Montalcino Docg Riserva 2007 di Poggio di Sotto, azienda attiva da diversi anni tra le vigne di sangiovese. A seguire il Barbaresco Asili Docg Vecchie Vigne 2007 di Roagna, cantina storica della provincia di Cuneo. Infine medaglia di bronzo per Tenuta Sette Ponti con l’Oreno 2010 un rosso che tempo raccoglie consensi tra gli esperti. Tre vini rossi dal carattere forte e deciso, signori delle rispettive zone di produzione e alfieri della tipicità delle loro uve. A seguire molti altri colossi del Made in Italy enologico, in una platea composta principalmente dagli artisti dei vigneti, tutti con una pagina di storia mostrata attraverso il vetro sottile di un bicchiere.
Maddalena Baldini