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Il premio

Ambrogino d’Oro 2018, medaglie d’oro agli chef Massimo Bottura e Claudio Sadler

16 Novembre 2018
Massimo_Bottura Massimo_Bottura


(Massimo Bottura e Claudio Sadler)

Ci sono anche due chef fra i 37 nomi che la “Commissione per la concessione delle Civiche Benemerenze” del Comune di Milano ha indicato per essere insigniti dei riconoscimenti durante la cerimonia che si terrà al Teatro Dal Verme il prossimo 7 dicembre, festa di Sant'Ambrogio.

In quella occasione saranno consegnate due medaglie d’oro alla Memoria, 15 medaglie d’oro – che poi sono gli Ambrogini d’Oro – e 20 attestati di Civica Benemerenza. Si tratta del massimo riconoscimento cittadino assegnato dal Comune. I due chef che avranno l’Ambrogino d’Oro sono Massimo Bottura e Claudio Sadler. Non si conoscono ancora le motivazioni che hanno portato alla scelta di questi due grandi personaggi che hanno contributo all’affermazione della cucina italiana in tutto il mondo. Per il modenese Bottura si può ipotizzare un legame con la realizzazione del Refettorio Ambrosiano che durante i sei mesi dell’Expo, recuperando gli avanzi destinati al macero, permise di assicurare, ogni giorno, un piatto caldo a 100 disperati. Per Sadler, che per 15 anni ha avuto due stelle Michelin, la civica benemerenza potrebbe essere una sorta di riconoscimento per essere stato uno dei primi – se non addirittura il primo – ad operare all’estero, in particolare a Tokyo, facendo conoscere anche la cucina milanese.

Fra i 20 attestati che saranno consegnati in occasione della ricorrenza di Sant’Ambrogio, figura l’Associazione cena dell’amicizia onlus, associazione di volontariato che dal 1968 incontra, accoglie e reinserisce nella società persone in condizione di grave emarginazione sociale, in particolare uomini e donne senza dimora. Il suo cuore sono i volontari, persone di tutte le età, studenti, lavoratori e pensionati. Cena dell’Amicizia è nata nel maggio 1968, a Città Studi, per iniziativa di un gruppo di amici che si ferma di fronte a una panchina e invita a cena un “barbone”, che per quei ragazzi è solo e soprattutto una “persona”, anche se senza dimora: un invito che si rinnova da 50 anni.

Michele Pizzillo