(Mario Andegheri, Antonello Maietta, Valentino Tesi, Sabrina Schench)
di Michele Pizzillo, Verona
L’Associazione Italiana Sommelier convoca a Verona il congresso nazionale per approfondire un tema di grande interesse come quello dell’enoturismo e affidare al sommelier il compito di comunicare il territorio e di farsi promotore della valorizzazione dei prodotti tipici che lo circondano.
A fare notizia è il vincitore del concorso di miglior sommelier d’Italia. Che ha visto trionfare il toscano Valentino Tesi, della delegazione di Pistoia che, così, ha permesso di non trasferire il premio ad un’altra regione perché subentra a Simone Loguercio della delegazione di Firenze. Il sommelier della delegazione di Pistoia ha battuto in finale il molisano Carlo Pagano, dopo che entrambi avevano eliminato il bergamasco Stefano Berzi e il bresciano Artur Vaso. E’ stata una “battaglia” avvincente quella a quattro prima, e poi Tesi-Pagano, impegnati a riconoscere un vino spumante dopo averlo sapientemente descritto, un vino bianco (raccontato in lingua inglese), abbinare ad un piatto preparata dallo chef Giancarlo Perbellini, una birra, un sake, un tè e uno spumante classico Trentodoc (l’Istituto del Trentodc è l’organismo che sostiene il concorso). La conclusione è stata che, sottolinea Antonello Maietta, Presidente nazionale dell’Associazione italiana sommelier, “la finale del premio ha dimostrato il livello qualitativo della scuola di formazione messa in campo da Ais e la condivisione dei valori di un territorio di grande pregio come quello del Trento Doc”. “La collaborazione dell’Istituto Trento Doc con Ais – secondo Enrico Zanoni, Presidente dell’Istituto – prosegue proficuamente da alcuni anni, così come la partnership del premio Miglior Sommelier d’Italia, che coniuga l’eccellenza della professionalità e competenza dei soci Ais con la costante crescita qualitativa e di reputazione della produzione dei nostri associati”.
Alla finale nazionale del concorso miglior Sommelier d’Italia, sono arrivati 18 sommelier selezionati nei concorsi regionali che si sono tenuti in tutta Italia. Da questo gruppo di giovani professionisti, e non tutti impegnati a tempo pieno in attività di sommellierie, visto che Tesi è bancario e fra i finalisti c’era anche una sommelier che fa il medico, a Verona sono stati selezionati i quattro finalisti, con il toscano Tesi che poi ha prevalso sul molisano Pagano (deciso da una giuria composta da tre anime: le figure istituzionali, un gruppo di giornalisti e quella tecnica composta dai migliori sommelier italiani premiati nei concorsi precedenti).
Il 53° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, ospitato nella città scaligera, oltre a discutere dei rapporti fra l’Ais e il turismo enogastronomico e sul ruolo del sommelier come figura di riferimento in quest’ambito, un sperto a cui sono richieste sempre più competenze interdisciplinari affiancate alle più tradizionali abilità professionali, ha permesso ai congressisti e ai loro accompagnatori di scoprire le ricchezze di un territorio denso di storia e di tradizioni legate al cibo e al vino. Dalla Valpolicella ai Colli Berici, dall’area del Soave ai Colli Euganei: escursioni, visite alle cantine e degustazioni sono state al centro del programma congressuale. “Siamo orgogliosi di aver offerto una serie di banchi d’assaggio – ha dichiarato Marco Aldegheri, presidente di Ais Veneto – con ben 100 aziende della regione selezionate tra quelle con i migliori risultati sulle Guide Vitae e Vinetia 2020, che a breve saranno inviate alle sedi diplomatiche italiane nel mondo”. Iniziativa quanto mai opportuna perché, ha detto Maietta “spesso il mondo del vino non sa quello che facciamo noi per la diffusione della cultura del vino), di come lo raccontiamo e di anticipare i tempi per fare conoscere meglio il vino italiano di qualità. Tant’è vero che da un decennio a questa parte, anticipiamo i tempi prevedendo le tendenze che coinvolgeranno il mondo del vino”.
Durante il congresso nazionale, si è tenuta anche l’Assemblea dei Soci di Ais, che oltre ad aver deciso alcune iniziative per l’anno prossimo e aver scelto Bologna come sede del congresso nazionale del 2020, hanno anche celebrato la settima edizione del Premio Surgiva, ideato dal Gruppo Lunelli e consegnato da Camilla Lunelli ai responsabili della delegazione di Genova per la sensibilità dimostrata con la realizzazione di iniziative benefiche in sostegno della Fondazione Ghirotti, di Save the Children e delle attività produttive colpite dal crollo del Ponte Morandi nell’estate 2018. Mentre i vincitori delle borse di studio offerte dalla distilleria Bonaventura Maschio nell’ambito del Master di specializzazione sulle acquaviti d’uva dal titolo “La Ricerca dell’Eccellenza”, sono Graziano Pietragalla titolare de “La Goriziana Club” a Rionero in Vulture (PZ), Andrea Galantini impiegato presso la Wineria di Arezzo ed Eros Cattapan, professore dell’IPSSAR Giuseppe Maffioli di Castelfranco Veneto (TV).