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Il premio

“Agricoltura è donna”, consegnati a Palermo i riconoscimenti della terza edizione

29 Marzo 2017
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Grande interesse e partecipazione alla terza edizione del concorso “Agricoltura è Donna” che si è tenuta a Palermo nei locali dell’ex chiesa San Mattia ai Crociferi. 

Per l'occasione l'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Palermo, promotore dell'iniziativa, in collaborazione con l'Assessorato Regionale Agricoltura, l'Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, la Camera di Commercio di Palermo e il Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali, ha organizzato un dibattito sul ruolo delle donne in agricoltura, moderato dalla giornalista Sandra Pizzuro. “Il ruolo delle donne in agricoltura, così come in altri comparti economici – afferma il presidente Salvatore Fiore – diventa determinante in un'ottica di successo grazie alle capacità organizzative che le contraddistingue, siamo pertanto ben lieti di avere chiuso con successo la terza edizione del premio AèD, visto anche il successo registrato nelle precedenti edizioni”.  Al dibattito hanno partecipato il Presidente dell’Ordine degli Agronomi di Palermo Salvatore Fiore, l’Assessore Regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici, l’europarlamentare Michela Giuffrida, il Sottosegretario di Stato Simona Vicari e l’onorevole. Loredana Lupo.

“Il ruolo delle donne ha contribuito a rendere l’agricoltura siciliana più moderna ed aperta alle nuove sfide del mercato – ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici durante la premiazione della terza edizione del concorso “Agricoltura è Donna” –  molte aziende siciliane che hanno accettato le nuove sfide del mercato, scommettendo su trasformazione, chiusura della filiera produttiva ed innovazione, sono guidate da giovani imprenditrici agricole, capaci di utilizzare le nuove tecnologie e gli strumenti del marketing e della ricerca per guidare le proprie imprese”.

“La crescita in Sicilia è guidata dalle donne, soprattutto in agricoltura – così il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Simona Vicari – I dati 2016 della Coldiretti parlano chiaro: un’azienda su tre è gestita da donne e la nostra isola registra l’aumento più cospicuo con un 24% in più rispetto alla media italiana (22%). Questo vuol dire che le donne hanno dimostrato maggiore capacità di mettersi in gioco e di essere molto più flessibili degli uomini nel saper cogliere tutte le occasioni offerte dal mercato del lavoro. Anche sugli altri fronti sono numerosi gli esempi di eccellenze guidate da donne dislocate in tutta la Sicilia, basti pensare che le province di Trapani e Siracusa, con oltre il 25% di imprese, sono al 14° e 15° posto nella classifica italiana che vede la partecipazione femminile in settori tradizionalmente maschili e anche le aziende “rosa” nelle province di Enna e Caltanissetta risultano in crescita. Il governo è cosciente di questa “ scalata” al femminile e per questo ha messo in campo diverse misure per aiutarle nella gestione della vita quotidiana. Tra gli strumenti a disposizione ricordo il telelavoro nel pubblico impiego, l’indennità di maternità, anche per chi è iscritto alla gestione separata, e maggiore flessibilità del congedo obbligatorio di maternità”.

“Il 76.5% delle aziende agricole in Europa è a conduzione familiare – ha affermato Michela Giuffrida, componente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo – ma i dati che riguardano le donne sono invece tutt'altro che lusinghieri. Sono relatrice del rapporto sul ruolo delle donne nelle aree rurali, che presto sarà approvato dal Parlamento europeo, nel quale ho puntato sulla necessità di far emergere le donne “invisibili” che lavorano in agricoltura. Madri, mogli, figlie, determinanti nella condizione della azienda familiare, il cui lavoro non viene spesso giuridicamente riconosciuto e che così non godono di alcun diritto. Su 6 milioni di persone che hanno partecipato ad attività di formazione – ha aggiunto l'on. Giuffrida  – solo il 28% erano donne. Davvero troppo poco perché se vogliamo professionalizzare le donne in agricoltura dobbiamo dare loro strumenti per crescere. Ci rende ottimisti però – ha concluso l'eurodeputato –  che le donne imprenditrici agricole siano in continua crescita. Le loro aziende sono le più innovative, multifunzionali, le start-up agricole in “rosa” sono le più creative. Sono la concreta attuazione della moderna visione dell'agricoltura europea”.

Hanno contribuito alla relazione il Presidente Epap Stefano Poeta, la dottoressa Federica Argentati Presidente del Distretto Agrumi di Sicilia e la dottoressa Giulia Adragna, Export Manager dei Premiati Oleifici Barbera. “Dal mio punto di vista le donne e gli uomini hanno le stesse opportunità – afferma Federica Argentati – nell'ambito di una naturale diversità che va valorizzata. A tale proposito penso che per indole le donne possono svolgere un ruolo determinante in un settore fondamentale per la crescita economica del nostro territorio: la cooperazione agricola dove la dotazione di visione strategica insieme all'innata capacità di coordinamento insita nella loro natura possono fare la differenza.”

Laura Bargione titolare dell’azienda agricola Mariscò ha vinto il premio per la categoria imprenditrici, mentre il dottore agronomo Grazia Invidiata si è aggiudicata il premio per la categoria professioniste. Consegnati anche tre spremi speciali ad Annamaria e Filippa Milazzo, titolari del Torronificio delle Madonie, a Romina Fricano, titolare dell’azienda biologica “L’orto di Francesca” e ad Angela Sciortino, dottore agronomo e giornalista.

C.d.G.