di Michele Pizzillo, Bergamo
Per conoscere i custodi, i maestri, gli interpreti e gli esploratori del gusto, la location da raggiungere è Bergamo.
Negli spazi della Fiera, dall’1 al 3 dicembre, infatti, va in scena GourmArt, che proporrà il meglio che la terra possa offrire, grazie alla presenza di queste straordinarie persone che permettono agli organizzatori della rassegna, di promuovere una nuova cultura del cibo, sottolinea Ivan Rodeschini, presidente di Poromoberg Fiera di Bergamo. Tant’è vero che l’ideatore della kermesse, Elio Ghisalberti, allestisce una vetrina espositiva che è il sogno di tutti gli appassionati di enogastronomia. Perché GourmArt, prendendo a prestito lo slogan che annuncia l’edizione 2018 “è bella da vedere, buona da gustare, interessante da ascoltare”. Perché si possono scoprire oltre 200 prodotti d'eccellenza enogastronomica italiana – con la possibilità di acquisti mirati e golosissimi per chi vorrà sorprendere i palati di amici e ospiti durante le prossime festività – c’è un’offerta esperienziale notevole grazie alle degustazioni guidate che ciascun espositore ha pensato e ideato specificatamente per i visitatori di GourmArte.
Ecco perchè il “viaggio” nell'area espositiva sarà un’irrinunciabile tappa per conoscere e scoprire i giacimenti dell' infinita cultura e della meravigliosa artigianalità enogastronomica nazionale con testimonianze che arriveranno da Toscana e Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, Marche e Campania, Basilicata e Lazio, Sardegna e Puglia e, ovviamente, dalla Lombardia. E’ intuibile, a questo punto, cosa potranno riservare le master class e le degustazioni guidate gratuite per chi vuole approfondire la conoscenza dei prodotti disponibili negli stand allestiti nell’area fieristica dove, anche quest’anno, sono previste due grandi aree dedicate alle degustazioni e al ristorante, nelle cui cucine si alterneranno 24 cuochi tra stellati e blasonati, che nei tre giorni della rassegna sveleranno tutti i segreti della propria cucina. Perché, dice Ghisalberti, ogni ricetta che si rispetti possiede un ingrediente segreto che a GourmArte gli chef che partecipano, svelano tutti i segreti della propria arte del cucinare. Tant’è vero che mostrano al pubblico le proprie tecniche di alta cucina, componendo live piatti dalla preparazione ricercata ed affascinante.
(Elio Ghisalberti e Ivan Rodeschini)
GourmArte è anche confronto, condivisione e crescita: tra una degustazione e l'altra l'evento offre l'opportunità di conoscere di persona i grandi personaggi della nostra cucina, di intrattenere conversazioni, scambiare idee e punti di vista, ma soprattutto di farsi conoscere all'interno del vasto panorama culinario del Bel Paese. Un evento, dunque, che dà ai Cultori del Gusto (cinque sono stati premiati a Milano in occasione della presentazione della manifestazione bergamasca e, che sono: Alberto Gipponi del ristorante Dina di Gussago selezionato come interprete del gusto per il suo piatto casoncello crudo ma cotto; Matteo Manzotti della Pasticceria caffè Milano di Treviglio, per il suo tiramisushi; Barone Pizzini di Corte Bianca, premio maestro del gusto per il Franciacorta docg brut Animante bio; custode del gusto è il macellaio Bruno Magri di Chiuduno per la loanghina; e, come esploratore del gusto, è stato premiato Attilio Perego di Valle Rossa Food di Bisanzano, per il formaggio nero della nona 1753) la possibilità di accrescere il proprio business e la propria visibilità intessendo nuove conoscenze commerciali perché GourmArt è una vetrina espositiva tutta italiana senza eguali.
Senza trascurare la possibilità di gustare i piatti che gli chef prepareranno live, che sarà possibile accompagnare con i vini proposti dai Consorzi “Vini di Valtellina”, “Franciacorta”, “Asti” e “Roero Arneis”, per completano l’eccellente lista dei vini disponibili al ristorante. Ma, anche la disponibilità dei dessert, visto la presenza della grande pasticceria di Riccardo Schiavi de La Pasqualina, Gianni Pinna della Pasticceria Pina e Matteo Manzotti di Pasticceria Caffè Milano.