“Il latte fresco ha tante buone ragioni per costare pochi centesimi in più”.
Parola del presidente della Coldiretti Sicilia Alessandro Chiarelli (nella foto sotto) che commenta l’articolo-provocazione sul perché il latte fresco abbia un prezzo molto più elevato rispetto a quello a lunga conservazione. “Parlando di latte fresco – sostiene Chiarelli – si parla di latte di altissima qualità che può essere consumato entro 6 giorni più uno. Il latte è raccolto di notte per essere venduto già l’indomani mattina. Sempre nella notte vengono effettuati i controlli da parte dell’istituto zooprofilattico che certifica che tutti i parametri siano rispondenti ai dettami legislativi”. Il latte fresco è garantito al 100% come latte siciliano. “C’è inoltre da aggiungere – precisa Chiarelli – che non tutto il latte viene venduto e che quello rimasto viene reso e ciò genera evidentemente una perdita”.
Parlando poi delle proprietà del latte fresco il presidente della Coldiretti aggiunge: “E’ un alimento dalle altissime proprietà. Basti pensare che con esso è possibile ottenere dello yogurt lasciandolo al sole o mettendo dello yogurt per innesto”. Ci sono però delle enormi difficoltà connesse alla gestione della catena del freddo: “Il latte fresco è un latte che se interrompe per poche ore la catena del freddo inacidisce, fa male e deve essere gettato perchè il prodotto si adultera”. Secondo il presidente di Coldiretti, invece, il latte Uht non è latte “vero”. “Si tratta – dice Chiarelli – di un latte rigenerato. Come può chiamarsi latte un liquido che può mantenersi anche un anno senza alterarsi?”.
Piera Zagone