Marina Bello di Bari, Rodolfo Vesentini di Verona e Angelo Candido di Reggio Calabria (nell’ordine nella foto), ecco i vincitori di questo mese del concorso Vota il Ristorante e Vinci il Vino.
Marina Bello è funzionario all’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia. La sua passione è la qualità delle materie prime e la cucina che esprime il territorio. Non la coltiva solo nel lavoro ma ama condividerla con gli amici. “Per me i sapori contano molto. Amo la cucina semplice. Non apprezzo molto i piatti elaborati. Vado alla ricerca di quella cucina che esalti il sapore delle materie prime, delle eccellenze che dà il nostro territorio”. E’ un tecnico di apparecchiature di radiologia e gli piace il vino, a cui si approccia anche come assaggiatore Onav. Rodolfo Vesentini: “Mi piace assaporare le piccole cose, il frutto di piccole realtà, che sanno di territorio. Sono appassionato di Storia e la ricerco nei piatti e i calici che rispecchiano la cultura e le tradizioni del luogo”. Angelo Candido nutre la sua curiosità da gourmet durante le trasferte di viaggio. Nella vita fa il tecnico di apparecchiature scientifiche. “Giro spesso per lavoro. Assaggiando mi è poi anche venuta voglia di condividere quello che sperimentavo con chi apprezza la buona tavola scrivendo appunto. Vado alla ricerca dei posti che propongono la cucina locale. Mi piacciono i primi piatti. Ma il mio più grande amore è il vino”.
L’Antica Locanda – Noci (Ba)
di Marina Bello
Percorrendo la statale 100 la Bari-Taranto nei pressi di Gioia del Colle ci siamo recati in un ridente paese collinare Noci (Ba). Si attraversa un paesaggio fuori dal comune ridente e colorato dove prati verdi e masserie d’epoca si susseguono. Finalmente dopo una curva un pò pericolosa svettano all’orizzonte tre bellissimi campanili : è Noci. Trovare il locale è facile , perchè si trova all’ingresso del centro storico. qui ci accoglie il proprietario Pasquale Fatalino, ci accorgiamo subito che abbiamo scelto bene . Il locale antico con volte a stella è veramente caratteristico e accogliente . Ma parliamo di cose serie : il signor Pasquale ci propone un menù ricchissimo dove gli antipasti hanno il sopravvento lampascioni fritti, latticini e salumi selezionati, funghi gratinati trippa, insomma una bella vetrina di prodotti locali, come primo abbiamo gradito i cavatelli con ceci e baccalà e un ragù come quello preparato da mia nonna , la carne preparata in vari modi è eccellente sopratutto la carne alla brace con carbone di quercia.La carrellata di dolci conclude il pranzo lasciandoci senza parole. Unico difetto se così si può dire è che si mangia davvero tanto…sazi ma felici.
Voto: 4 stelle
Trattoria Tre Colli – Sommacampagna (Vr)
di Rodolfo Vesentini
Quello che si dice una tipica trattoria stile ‘veronese’ con tutto quello che ne consegue. Antipasti appetitosi, pasta fatta in casa, secondi coreografici ma soprattutto gustosi e genuini. Persino il pane è fatto in casa! I dolci poi di una semplicità unica ma allo stesso tempo di una bontà esemplare. Il servizio non guasta e la signora, padrona del locale assieme al marito che invece è al banco bar, accoglie i clienti con una simpatia e preparazione unica. Sembra di essere a casa propria. Abbiamo iniziato con un antipasto di verdure grigliate e un tortino di verdure eccezionale, una tagliatella con il ragù e un piatto di gnocchi alle verdure e speck. Un filetto di cavallo per la moglie , tenero e precisissimo nel suo gusto e pastisada de caval con la polenta per me. Un piatto quest’ultimo che mi ha fatto ricordare la sua storia … I dolci alla fine sono stati la ciliegina sulla torta. Per non fare torto a nessuno ne abbiamo mangiati più di uno ma difficile è stato stabilire il vincitore: torta di carote o semifreddo ricotta e amaretto? Il tutto annaffiato dapprima con ottimo Custoza (siamo nel centro della zona di produzione) e poi Valpolicella che non ha certo demeritato. Buono il rapporto qualità-prezzo. Da consigliare.
Voto: tre stelle
Officina del Gusto – Reggio Calabria
di Angelo Candido
Locale a ridosso del centro storico, a pochi passi dal Castello Aragonese. L’ ambiente ben curato (belle le decorazioni in pietra alle pareti), dà subito una sensazione di calore e ospitalità, anche grazie alla buona accoglienza che il personale riserva alla clientela. Insieme ad un’altra coppia di amici, abbiamo cominciato la nostra cena con una serie di antipasti, rivelatisi un viaggio multisensoriale nella bontà: Crostini con salsa a base di cipolla di Tropea, selezione di Formaggi (tra cui un pecorino al pistacchio) da accompagnare con marmellata al peperoncino e miele di castagno, Sushi di carne, Polpette di Chianina al sugo, mix di Verdure di campo saltate in padella, straordinario il Tortino a base di finocchi (di cui abbiamo chiesto il bis), ecc. Sorprendentemente buoni anche i piatti a base di carne cruda, abbiamo preso sia il Carpaccio marinato che la Battuta al coltello. Ottima la qualità delle carni pregiate presenti nel menù. Fra queste abbiamo scelto sia il Filetto che la Tagliata di Chianina e Tagliata di manzo Scottona, cucinate e presentate a regola d’arte. Abbiamo completato la cena con assaggi di dolci al piatto (fatti in casa) tra i quali spiccava un delizioso Cheesecake al cioccolato col peperoncino (anche di questo abbiamo chiesto il bis) e un vino passito. All’Officina del Gusto abbiamo trovato una cucina che abbina con maestria materie prime di qualità eccellente, piatti che rielaborano le tradizioni del territorio in chiave creativa, di sorprendente bontà e presentati con grande cura. A tutto questo va aggiunta la passione e il garbo che lo chef Fortunato mette nelle sue creazioni culinarie. Il servizio è premuroso ed efficace in un’atmosfera che mette a proprio agio. Notevole la cantina (l’officina è anche enoteca) con etichette regionali e nazionali. Il conto intorno a 40€ a persona (incluso il vino), quindi rapporto qualità/prezzo decisamente molto buono.
Voto: 5 stelle