di Michele Pizzillo
Per avere un’idea di cosa rappresenta la conquista del “S.Pellegrino Young Chef”, probabilmente bastano le parole di Mark Moriarty, chef del Culinary Counter di Dublino salito sul podio più alto l’anno scorso (leggi qui), prima edizione della competizione.
“Mi ha offerto un’esperienza impagabile, sia da un punto di vista professionale che personale. Vincere il concorso è stato sia un onore che un privilegio, e mi ha permesso di acquisire un’impagabile esperienza in termini di cucina, relazioni e apprendimento – ha detto lo chef – cosa che non avrei mai potuto fare altrimenti. Sono molto curioso della nuova fase nella mia giovane carriera e faccio i miei migliori auguri per il futuro al vincitore del premio di quest’anno”.
Che è Mitch Lienhard, scelto dalla giuria formata da David Higgs (Rust en Vrede, di Stellenbosch, Sudafrica), Carlo Cracco (Cracco di Milano) Gaggan Anand (Gaggan di Bangkok, Tailandia), Elena Arzak (Arzak di San Sebastian, Spagna), Mauro Colagreco (Mirazur di Mentone, Francia), Wylie Dufresne (Wd50 di New York, Stati Uniti) e Roberta Sudbrack (Sudbrack di Rio de Janeiro, Brasile). Con il suo piatto “signature dish, roasted duck with spiced orange and yam”, cioè “anatra arrosto con arancia speziata e papata dolce”, grazie anche ai consigli della chef mentore Dominique Crenn, Lienhard ha primeggiato tra i venti finalisti in gara, provenienti da tutto il mondo, come il migliore Young Chef al mondo. Insieme a Mitch Lienhard, sul palco delle premiazioni finali c’erano gli altri due finalisti: Shintaro Awa, in rappresentanza della Francia e David Andrés Morera in rappresentanza di Spagna e Portogallo. Quest’anno la cerimonia finale condotta da Francesca Romana Barberini, ha inoltre incluso l’assegnazione un secondo premio aggiuntivo dal titolo “Inspiring Message Award by S.Pellegrino.”: a decretare il vincitore, in questo caso, è stato il pubblico da casa votando sul sito www.finedininglovers.com. Il premio è andato al messicano Daniel Nates in rappresentanza dell’America Latina.
(Il piatto di Mitch Lienhard)
Mentre il finalista che rappresentava l’Italia, Alessandro Salvatore Rapisarda del Ristorante Café Opera di Recanati, con il suo “risotto alla marinara” si è aggiudicato l’Acqua Panna Contemporary Tradition Award, premio assegnato al piatto che, secondo la giuria, ha saputo proporre elementi della tradizione in modo contemporaneo. Mentore di Rapisarda per perfezionare il piatto presentato alla finale che si è svolta a Milano, è stato Davide Oldani, per perfezionare il proprio piatto. Dopo l’incoronazione, Mitch Lienhard avrà l’occasione di acquisire la visibilità mondiale che gli darà una significativa spinta professionale, così come l’opportunità di partecipare a molti eventi organizzati da S.Pellegrino in giro per il mondo, inclusi, ma non solo, quelli collegati direttamente al concorso Young Chef.
(Mitch Lienhard)
In una atmosfera indubbiamente accattivante, molto gioiosa e con un pubblico attento a seguire le preparazioni dei venti concorrenti selezionati nelle finali regionali (oltre ai quattro citati, c’erano Sean MacDonald per il Canada, Grégoire Berger per Africa & Middle East, Anne Sophie Taurines per la Svizzera, Matteo Zonarelli per il Northeast Asia, Chang Liu per la Cina, Tarun Bhatia per Southeast Asia, George Kataras per Regno Unito e Irlanda del Nord, Andrea Miacola per il Lussemburgo, Matthias Walter per Germania e Austria, Nicolaos Billis per i Paesi Mediterranei, Nikolaj Schnidt Skadborg per la Scandinavia, Seira Furuya per il Giappone, Rodrigo Sandor per l’Europa dell’Est, Leslie Hottiaux per l’area del Pacifico, Hezrte Berdiev per Russia, Paesi Baltici e Cis), nel grande spazio del The Mall, c’èra solo la tensione che precede qualsiasi esame. E, per i giovani 20 chef, questo del S.Pallegrino Youngh Chef è veramente un esame importante sia per il loro futuro professionale sia per l’immagine che avrebbero offerto del proprio paese.
Tant’è vero che Rapisarda, emozionato, al momento della premiazione ha sottolineato di essere “felice di aver inserito la mia regione, le Marche, nella mappa di S.Pellegrino Young Chef”. Un evento di respiro internazionale anche per il numero dei giovani chef che si iscrivono a questa gara, più di 3.000 professionisti che vogliono misurarsi con i colleghi di tutti i paesi del mondo ed essere giudicati da alcuni degli chef più famosi del mondo. Il processo di valutazione si è basato sui criteri definiti le “Regole d’Oro” del concorso: ingredienti, con l’individuazione del meglio che offre il mercato in termini di qualità, freschezza e unicità; capacità di manipolare e trasformare con successo le materie prime in un piatto finale che rispetti la loro essenza originale; genio: esplorare con successo possibilità/risultati inediti, ispiranti e inattesi, collegati con la cultura dell’alta cucina con uno stile personale e contemporaneo, mantenendo al tempo stesso un perfetto equilibrio di sapori e forme; bellezza perché la presentazione del piatto è parte del suo appeal; messaggio: comunicare con successo il proprio lavoro e la propria visione.
(Il risotto di Alessandro Salvatore Rapisarda)
Poi, tutti a cena da Massimo Bottura. E, meritatamente, perché questo evento globale dura quasi dieci mesi dopo l’iscrizione e l’invio del piatto d’autore, superando diversi preliminari come la prima selezione iniziale fatta da Alma, il centro internazionale di educazione e formazione dedicato alla Cucina Italiana, e successivamente le finali regionali, disputate dal vivo davanti a una giuria di chef ed esperti gastronomici locali. Dopo le finali regionali a ognuno dei finalisti è stato assegnato uno chef mentore, che ha lavorato con il candidato consigliandogli come migliorare il piatto in preparazione del gran finale.
Essere incoronato S.Pellegrino Young Chef 2016 offrirà a Mitch Lienhard l’occasione di acquisire una visibilità mondiale e gli darà una significativa spinta professionale, così come l’opportunità di partecipare a molti eventi organizzati da S.Pellegrino in giro per il mondo, inclusi, ma non solo, quelli collegati direttamente al concorso Young Chef.