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Il concorso

Emergente Sala, selezionati i finalisti: c’è anche Alessandra Quattrocchi del Modì

21 Maggio 2019
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La maitre e sommelier siciliana andrà a Roma a giocarsi il titolo nazionale


(Giuseppe Zuottolo e Alessandra Quattrocchi)

Alessandra Quattrocchi, maître e sommelier del ristorante Modì di Torregrotta in provincia di Messina (premio Best in Sicily 2019), di cui è comproprietaria assieme allo chef Giuseppe Geraci, ha da pochi minuti superato la selezione del Sud di Emergente Sala, il concorso ideato dal giornalista Luigi Cremona e Lorenza Vitali. 

Alessandra e il suo collega Giuseppe Zuottolo, junior assistant restaurant manager de l’Olivo Restaurant di Anacapri (Sa) hanno ricevuto in premio un master dal valore di 3,5 mila euro in restaurant & business management e l'accesso alla finale di Roma a ottobre quando si stabilirà chi sarà il Miglior Giovane Professionista di Sala del 2019. La gara si è tenuta ieri 20 e oggi 21 maggio a Castel dell’Ovo a Napoli. Durante le due giornate, tredici giovani under 30 di sala,provenienti dal Sud Italia hanno affrontato una serie di esami teorici e pratici di fronte ad una giuria di noti professionisti del settore.

Nei mesi scorsi sono stati già scelti i primi 4 finalisti di Nord Italia e Puglia. Alessandra, 30 anni, nata e cresciuta nell’isola di Salina, nelle Eolie in provincia di Messina, inizia fin da giovane la sua vita professionale in sala. A 13 anni ha fatto la sua prima esperienza stagionale e non ha più abbandonato questa professione. Ha frequentato l’Istituto Tecnico dell’Impresa Turistica continuando a lavorare nel settore della ristorazione e appassionandosi sempre più. Dopo diverse esperienze, nel 2011, insieme al compagno, lo chef Giuseppe Geraci, apre il ristorante Modì di Torregrotta (Me), dove gestisce e coordina la sala e la carta dei vini. L’obiettivo che si prefigge è crescere sempre di più ed offrire sempre il meglio, mettendo al primo posto la qualità dei prodotti che propone ai propri clienti. Crede che sala e cucina siano in perfetta simbiosi tra di loro.

Frequenta i corsi Ais conseguendo il titolo finale di sommelier, ma con la consapevolezza che è solo l'inizio: “La ristorazione per me è uno stile di vita. Mi occupo dell’accoglienza degli ospiti, del contatto con i fornitori, ma ciò che amo maggiormente è occuparmi dei vini. Un mondo meraviglioso. Nella mia carta ci sono tanti piccoli produttori che conosco personalmente. Nel tempo libero mi piace andare direttamente nelle loro cantine per conoscere meglio la loro storia e riuscire a trasmetterla meglio ai nostri ospiti. Credo che ogni professionista debba avere come scopo principe la soddisfazione del cliente e ciò è possibile solo con il lavoro di squadra e la perfetta sintonia tra sala e cucina”.

C.d.G.