(ph Giovanni Franco)
di Maria Giulia Franco
Il miglior caffè del mondo? E' made in Honduras. Lo hanno deciso i giurati degli Oscar del bevanda consegnati a New York durante la seconda edizione dell'Ernesto Illy International Coffe Award.
Il laboratorio qualità illy di Trieste ha individuato, tra i raccolti della stagione 2016/2017, i tre migliori lotti di caffè provenienti dai nove Paesi finalisti: Brasile, Colombia, Costa Rica, Etiopia, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e Ruanda. I loro prodotti sono stati degustati all'Onu da una giuria internazionale indipendente, che ha scelto i chicchi coltivati da José Abelardo Díaz Enamorado dell'Honduras come il “Best of the Best”, premio consegnato nel corso di una serata alla Public Library di Manhattan. Il riconoscimento, che l'azienda triestina attribuisce ai coltivatori distintisi in termini di qualità sostenibile, sottolinea l'importanza di lavorare mano nella mano con i produttori per continuare a perseguire il sogno di offrire il miglior caffè al mondo. “È un onore e un piacere riconoscere il successo di Díaz Enamorado, e di tutti i nostri finalisti, che è quello di produrre il caffè della più alta qualità nel mondo attraverso metodi sostenibili – ha commentato Andrea Illy, presidente di Illycaffè – Essere alle Nazioni Unite è simbolico. Questa mattina c'è stato un seminario su sviluppo sostenibile, innovazione per la sostenibilità e adattamento alla minaccia del cambiamento climatico, che ha avuto una risposta moto positiva”.
A suo parere “è importante perseverare su queste iniziative”, ma la situazione è positiva: “Il mercato del caffè cresce, ci sono sempre più consumatori, ormai è chiaro che fa bene alla salute e allunga la vita, e con questo premio possiamo stimolare i paesi in tutto il mondo a fare meglio”. L'Ernesto Illy Coffe Award trova le sue radici nel “Premio por la Qualidade do Cafè para Espresso” che il padre di Andrea Illy ha creato 25 anni fa in Brasile, e ha contribuito a trasformare il Paese in un produttore di caffè di alta qualità. “Abbiamo voluto celebrare questo risultato – conclude il presidente di illicafè – rendendo il premio internazionale ed estendendolo a tutti i principali Paesi produttori del blend unico Illy”. Con buona pace della tazzulella napoletana.