(Alessandro Pitanti tra Adriano Rizzuto ed Ettore Barbato)
di Manuela Zanni
La Campari Barman Competition organizzata dalla Campari Academy, centro di formazione e sperimentazione dedicato al mondo della mixology creata quattro anni fa dall’azienda milanese, è ormai diventata un appuntamento fisso ed imperdibile per il mondo della mixology e per tutti i bartender italiani.
La competizione si è sviluppata da settembre ad oggi attraverso tre fasi differenti: una selezione online, una seconda selezione realizzata direttamente sul territorio a bordo del Campari Academy truck nelle città di Roma, Napoli, Bari, Cosenza, Catania e a Milano all’interno della Campari Academy, e infine un terzo step online che ha chiamato il pubblico a votare per il ripescaggio di un concorrente.
Quest'anno il cocktail Lady Chanel di Alessandro Pitanti ha conquistato il podio con un’inedita rivisitazione dell’Americano dal design originale e inconfondibile. Presentato in una coppa vintage in argento, Lady Chanel è caratterizzato da una particolare “essenza invernale”, ottenuta da un’infusione idroalcolica a base di semi di finocchio, chiodi di garofano, mandarino, cannella, anice stellato e cioccolata che poi viene una vaporizzata. Grazie ai profumi speziati e le note agrumate, l'Americano è il primo vero e proprio cocktail all’italiana, un classico della nostra miscelazione. Inventato all’inizio del ‘900 da Gaspare Campari non è per soli uomini anzi molte donne lo trovano di proprio gradimento. Alessandro Pitanti, bartender del restaurant cocktail bar Filippo Mud di Pietrasanta. con il suo Lady Chanel, variante in versione lady del classico Americano il cui nome è un esplicito omaggio a Coco Chanel, si aggiudica così una collaborazione di un anno con Campari Academy, un master di specializzazione sul brand, un tour di guest bartending nei migliori locali italiani e un progetto speciale legato al mondo della mixology.
Il secondo posto se lo è aggiudicato Adriano Rizzuto, proprietario del Close di Palermo, con il suo Freccia Rossa realizzato con vermouth al babà, bitter Campari, soda aromatizzata all’arancia e al caffè, presentato in un tumbler alto e guarnito con un babà al vermouth.
Il terzo posto del podio invece è stato occupato da Ettore Barbato di Bartenders di Bussolengo (Vr) con il suo Elisir di Milano i cui ingredienti sono bitter Campari, vermouth alla frutta tropicale, soda ai frutti rossi, guava, maracuja, pitaya rosso servito in un bicchiere old fashioned del futuro.
La serata è stata condotta dalla showgirl, conduttrice e speaker radiofonica Cristina Chiabotto e dal bartender Edoardo Nono del Rita & cocktails di Milano. Le giurie coinvolte sono state suddivise in base alle competenze. Per la parte di degustazione erano presenti bartender di fama internazionale come Leonardo Leuci del Jerry Thomas Project di Roma, Tristan Stephenson, barman, consulente e scrittore di successo, lo scrittore ed esperto di storia della mixology David Wondrich, uno degli artefici principali della rinascita della cocktail culture nel mondo e Fulvio Piccinino, grande conoscitore della miscelazione, futurismo e mondo vermouth. Per la comunicazione, il celebre Salvatore Calabrese “The Maestro” e la fashion e food blogger Anna Marconi (Taste of RunWay) hanno affiancato il responsabile della Campari Academy Dario Cuccurullo.