Brussels Beer Challenge, che successo per gli italiani – TUTTE LE MEDAGLIE

18 Novembre 2019

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di Andrea Camaschella, Bruxelles

In uno dei più prestigiosi concorsi internazionali, il Brussels Beer Challenge, l'Italia ancora una volta si è messa in mostra.

Tra oltre 1.600 birre provenienti da 35 paesi i birrifici italiani hanno raggiunto il terzo posto assoluto dietro al Belgio e agli Stati Uniti, i primi in grandissimo spolvero nel concorso di casa anche per numero di birre iscritte (e lo stesso vale per gli Stati Uniti). Alla premiazione, all'interno della fiera Horeca di Gand, ci sono state alcune conferme, alcune sorprese, alcune rivelazioni ma in ogni caso un grandissimo risultato per gli italiani con un totale di 24 premi. In particolare la pattuglia italiana ha portato a casa 3 ori, 9 argenti, 7 bronzi e 5 certificati d'eccellenza, confermando la tendenza generale dei nostri birrai ad eccellere non più a livello nazionale, non solo europeo, ma a livello globale, passando le “forche” di una giuria internazionale di livello assoluto, con una grande maggioranza di giudici di grande esperienza per ogni tavolo, guidati da Luc De Raedemaeker, che si è riunita a Mons e per tre giorni ha assaggiato e giudicato in un bellissimo clima – sì ero presente tra i giudici – a ulteriore garanzia dei risultati finali.

Ci sono alcuni premi che mi fanno particolarmente piacere e che voglio sottolineare: il certificato di rivelazione italiana alla American Magut di Lambrate, una fantastica American Pils dai sentori di luppolo decisi, che in Italia non ha certamente bisogno di rivelarsi. L'oro alla Limes di Brùton, una delle mie Italian Grape Ale preferite, fortemente voluta e pensata da Iacopo “Apo” Lenci con le uve dell’azienda paterna. L'oro a Nicola “Nix” Grande con la sua double blanche, la Witwit, a confermare la sua anima belga. L'argento alla BeAdorable di MisterBi, dedicata a uno dei soci del pub Il Punto di Bologna, “l'adorabile” Alberto Panero. L'argento nelle American Pale Ale alla Hop.E di Birra Mastino che premia i veronesi Mauro Salaorni e Christian Superbi, e il loro lavoro estenuante sulla ricerca di qualità e costanza. Tra l’altro in una categoria con moltissime birre concorrenti. L'argento alla Wow di Soralamà, tra le bock: finalmente un riconoscimento per Lorenzo Turco, birraio schivo e ingiustamente poco conosciuto. Il bronzo nelle Italian Grape Ale alla Roè del birrificio Sagrin che su questo stile punta molto, opera di una vecchia conoscenza del movimento brassicolo italiano: Matteo “Billy” Billia. Il certificato d'eccellenza nelle Old Style Fruit Lambic della Selva Sour, di Birra dell'Eremo, che ha appena preso l'oro all'European Beer Star. Meritati suggelli per un lavoro sui lieviti (e non solo) straordinario.

Tirando le somme, il Brussels Beer Challenge si conferma un concorso d'eccellenza, particolarmente generoso con i birrifici italiani. Tra le curiosità per la prima volta una birra finlandese e una colombiana hanno vinto con l’oro, mentre il premio Comac per la birra rivelazione del concorso è andato ai padri trappisti di Chimay con la Grande Reserve. Grande assente Diciottozerouno che l’anno scorso aveva “sbancato” e che ha ottenuto invece grandi risultati all’European Beer Star.

I PREMI ALLE BIRRE ITALIANE

ITALIAN REVELATION