(I dodici finalisti di Bocuse d'Or 2016. Giuseppe Raciti è il terzo da sinistra – ph Aromi Creativi)
di Clara Minissale
Giuseppe Raciti, giovane e promettente chef di Zash, il Country Boutique Hotel di Riposto, in provincia di Catania, rappresentante della nouvelle vague della cucina siciliana, entra nella rosa dei 12 chef selezionati per la finale italiana del Bocuse d’Or, l’importante concorso internazionale di cucina che si svolge al Sirha di Lione ogni due anni.
Domenica 31 gennaio Raciti, unico siciliano in gara, sfiderà ad Alba in provincia di Cuneo, Marco Acquaroli, Lorenzo Alessio, Riccardo Basetti, Debora Fantini, Francesco Gotti, Vincenzo Guarino, Andrea Alfieri, Giovanni Lorusso, Michelangelo Mammoliti, Leonardo Marongiu e Diego Rigotti che, come lui, si sono guadagnati un posto in finale.
Il vincitore rappresenterà l’Italia alla fase successiva della gara, la finale europea che si svolgerà a Budapest a maggio, un passaggio obbligatorio per qualificarsi alla finale di Lione già in calendario per gennaio del prossimo anno.
Nella finale italiana di Alba gli chef dovranno realizzare due piatti, uno a base di storione e l’altro a base di cervo. A giudicarli una giuria composta da chef di alto profilo presieduta da Enrico Crippa.
“Giuseppe si è iscritto quasi per sfida al concorso e siamo molto contenti di questo risultato – dice Raffaello Maugeri, patron di Zash -. Adesso è in Svizzera ad allenarsi con la guida dello stellato Mirto Marchesi e noi, naturalmente, facciamo il tifo per lui. Giovani promettenti e capaci come Raciti sono la dimostrazione di ciò che di buono sa produrre la Sicilia”.